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Piedimonte Matese, replica il sindaco “vogliamo svoltare e ce la stiamo mettendo tutta”

Dopo il manifesto di "Piedimonte Democratica" il primo cittadino Luigi Di Lorenzo annuncia una serie di incontri pubblici per raccontare settimanalmente il debito che la città ha guadagnato negli anni di passata gestione politica

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“Nessuna caccia alle streghe per il passato ma noi abbiamo avuto il coraggio di portare all’attenzione dei cittadini la realtà delle cose così come stavano, senza nascondere niente, anche mettendoci noi in gioco. Spero che la lezione sia capita”.

Nell’ambito di una conferenza pubblica, tra l’informale e il formale, tra il colloquiale ed il tecnico, convocata per uno dei capitoli spinosi (i debiti Enel rilasciati a varie società di recupero e rimasti per parecchio tempo non pagati stando a quanto già anticipato su facebook e ribadito martedì scorso con continui pignoramenti) il sindaco di Piedimonte Matese, Luigi di Lorenzo, a capo della  giunta di “Uniti per Piedimonte”, da giugno 2017, ha voluto  replicare al manifesto affisso nei giorni scorsi dall’ex lista di “Piedimonte Democratica” di critica della scelta del dissesto finanziario e all’accusa  di “scaricarla” sulle passate gestioni.

“È un manifesto che contiene molte imprecisioni e falsità”.
Già nel 2010 e poi nel 2012 l’allora Revisore dei conti evidenziava la situazione di forte difficoltà per il problema della liquidità di cassa e le criticità di riscossione. La situazione è peggiorata proprio dal 2007 come dimostra  il trend dei crediti attivi (entrate accertate e non riscosse, ndr) che ha  raggiunto il record proprio in quel periodo ”ha detto Di Lorenzo, leggendo alcune note interne acquisite dopo i mesi di governo. In particolare si sofferma sulla verifica della situazione finanziaria oggetto di un esame (con due pronunce tra il 2015 e 2016 ) della sezione controllo della Magistratura contabile regionale specie su anticipazioni di tesoreria e uso di fondi vincolati non ricostituiti – restituiti (verifica “senza alcuna sanzione” è scritto nel manifesto di Piedimonte Democratica): “quella della Corte dei conti è stata una presa d’atto che ha comunque certificato una situazione di grave crisi in cui non è bastata la enunciazione di propositi, poi non attuati, altrimenti non saremmo arrivati al dissesto” ha dichiarato Di Lorenzo.

“Nel manifesto si dice che nel 2007 avevano trovato una situazione peggiore di quella presente e non è vero come si deduce da alcune relazioni ancora del revisore: l’attuale Amministrazione ha trovato le casse letteralmente vuote come attestato dalle verifiche; il comune  non aveva risorse ma il suo funzionamento si basava solo ed esclusivamente su anticipazioni di cassa e l’uso di somme vincolate per spese correnti. I cittadini avranno notate le difficoltà incontrare ad esempio per il taglio o le strade” ha proseguito il Sindaco in carica facendo riferimento ad una nota (settembre 2017) dell’ex responsabile finanziario sulle persistenti e gravi difficoltà”.

Di Lorenzo ha replicato ad altri punti sollevati nel manifesto: “Le tasse al massimo con il dissesto? Già siamo a livelli massimi con l’aggravante della non riscossione cronica. Ad esempio siamo stati noi a rendere nota la mancata emissione di vecchi ruoli dal 2012 al 2015 e del coattivo” ha puntualizzato così come ha respinto l’accusa di fallimento e di gestione “eterodiretta”, esterna  dell’amministrazione con l’organo di liquidazione: ”gestirà la massa passiva ma tutto il resto dal Comune senza ovviamente contrarre nuovi debiti, pagando le spese di funzionamento e cercando di riportare le casse in equilibrio nell’interesse dei cittadini”.

“Noi vogliamo svoltare e ce la stiamo mettendo tutta per ricostituire e restituire quanto dovuto per ritrovare una  normalità gestione” ha affermato a margine dell’incontro con i cittadini. La strada è in salita di fronte  ad una stima  generica di circa 60 milioni di euro tra debiti passività, e mancati incassi persi o molto difficili da recuperare ha concluso sottolineando le difficoltà organizzative. Ha accennato nel corso del lungo intervento ad altre questioni specifiche (parcheggio interrato, piano sosta etc) che saranno al centro – probabilmente – di altri incontri pubblici.

1 COMMENTO

  1. Esordisce con nessuna caccia alle streghe!!!!
    Ma dal comportamento è proprio quello che sta facendo, ma una volta capite le responsabilità cosa cambia!!! Mettiamo al rogo la vecchia amministrazione a piazza Carmine o piazza Roma???
    La realtà dei fatti è questa. O risolvete o tacete.
    Leggesse il processo a Giovanna d’Arco

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