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Piedimonte Matese. Michele Malatesta “tra filosofia e fede”, il Convegno della Diocesi di Alife-Caiazzo

Relazioni e testimonianze dal mondo universitario e dagli amici. L'omaggio al professore, amato da tutti, amico di tutti

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Un convegno per ricordare Michele Malatesta, l’uomo di cultura, l’uomo di fede, “il professore…” come in tanti lo chiamavano senza smarrire dietro il formalismo, la genuinità di una relazione cordiale, amichevole, necessaria…
È l’omaggio che gli rende la Diocesi di Alife-Caiazzo in un incontro dal titolo Michele Malatesta, tra filosofia e fede chiamando a raccolta quanti (divenuti poi amici) nel corso della sua lunga vita hanno attinto al patrimonio di valori, tra spiritualità e conoscenza, che generosamente ha donato e condiviso.
L’appuntamento è per sabato 16 marzo alle 17.00 presso la Biblioteca diocesana “San Tommaso d’Aquino”.

Originario di Piedimonte Matese, seppur residente a Roma dove si è stabilito con la famiglia, Michele Malatesta non ha mai smesso di frequentare la sua città natale e qui coltivare le relazioni più intime, animare un dibattito mai interrotto stimolando giovani e adulti a pensare, ad essere… È a lui, in ordine di tempo, che Piedimonte Matese deve il gemellaggio con la cittadina tedesca di Seligenstadt per la comune venerazione del patrono San Marcellino, prete e martire e non solo perchè oltre al dato di fede e devozione, la ricerca approfondita di Malatesta (abituato e desideroso di andare a fondo nella conoscenza delle cose) ha rintracciato nella storia dei due centri una comune matrice archeologica, storica, artistica parallela per 1000 anni.

Nato il il 22 agosto 1937, dopo la prima formazione scolastica a Piedimonte Matese e gli studi liceali presso l’Istituto salesiano di Caserta, si laurea nel 1933, con 110/110 presso l’Università degli Studi di Napoli con una tesi su “La critica humiana e kantiana della metafisica”.
Le prime esperienze professionali lo vedono affermato docente nei Licei del Lazio, poi assistente universitario e infine e stabilmente ordinario di Logica alla Federico II di Napoli non senza ripetute partecipazioni a convegni e congressi in Italia e all’Estero riscuotendo sempre il consenso di un uditorio ammirato oltre che del suo sapere e della dialettica, soprattutto della sua profonda umanità. Un percorso di vita che gli è valso diversi riconoscimenti ufficiali come – uno per tutti – la Laurea di “dottore Honoris Causa in filosofia”, attribuitagli dalla Università di Petrosani in Romania (unico docente italiano ad aver ricevuto un così importante riconoscimento).

All’indomani dei funerali del Professore, celebrati dal vescovo Valentino Di Cerbo nella Basilica di San Saba all’Aventino in Roma (13 dicembre 2018), l’idea del Pastore di condividere con la comunità di Piedimonte Matese un momento a lui dedicato che non sia solo memoria, ma riflessione sulla eredità di valori che il Professore ha lasciato: nel convegno del 16 marzo si alterneranno relazioni e testimonianze provenienti dall’ambiente universitario e delle amicizie, il racconto della sua cultura e della sua spiritualità, della  ininterrotta ricerca della verità, fino alla morte.
Ne parleranno i professori Giuseppe Balido e Rocco Pititto, già allievi e poi colleghi di Malatesta a Napoli; seguirà il racconto del dott. Pietro Lupoli, funzionario dell’Università Federico II e amico; il dott. Fabrizio Pepe, sindaco di Piedimonte Matese ai tempi del gemellaggio con Seligenstadt; la professoressa Laura Di Giammarino amica di famiglia ed erede della testimonianza di fede “che non teme la diversità”.
A presiedere l’incontro il Vescovo Di Cerbo cui si affiancherà l’intervento del Vicario Mons. Alfonso Caso. Modera il direttore della Biblioteca dott. Luigi Arrigo.

Michele Malatesta “amava ed era amato dalla gente umile”. Se ne va un “maestro” di fede e di cultura

 

 

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