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Quaresima, una strada da percorrere con il cuore. Il Vescovo Valentino in Cattedrale

Mercoledì delle Ceneri, Cattedrale gremita dalla comunità alifana. Una preghiera particolare per il Vescovo nell'anniversario della sua elezione alla guida della Chiesa di Alife-Caiazzo

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Camminare con il cuore piuttosto che con i piedi.
Questo il percorso della Quaresima indicato dal Vescovo Valentino ai fedeli, tanti, che in Cattedrale hanno partecipato alla celebrazione delle Ceneri.
Invito a fare di questi 40 giorni “il cammino della Pasqua che vogliamo celebrare noi insieme a Gesù”, tempo vissuto “in ascolto più intenso, più attento della Parola di Dio”.

All’inizio della messa, sul sagrato della Cattedrale i bambini hanno bruciato le palme; i rami frondosi agitati “dalle folle di Gerusalemme” che prima dell ultima Pasqua hanno significato festa, canto, primavera, ora ricordano la fine di un tempo, ricordano che tutto è poca cosa. Ci chiedono di essere attenti alle cose che veramente contano nella vita, a scegliere ciò che è essenziale, ad orientarci verso la bellezza e la semplicità.
Dalla loro cenere, l’immagine della pochezza dell’uomo…
Poi l’ingresso in chiesa per il resto della celebrazione.
Digiuno, preghiera, elemosina le consegne del Vangelo all’inizio della Quaresima e che Mons. Di Cerbo ha così sintentizzato.
Digiuno. “Riconoscere agli altri il diritto di vivere e di essere, attraverso il digiuno personale di prevaricazioni e atteggiamenti che impediscono la libertà altrui”, ma anche digiuno da tutto ciò che dice benessere rispetto al dolore e alla fame dei fratelli.
Preghiera. “Aprire il cuore a Dio nella preghiera e vivere questo tempo secondo la dimensione di un dia logo interiore, in cui è il Vangelo a suggerire parole e gesti.
Elemosina. “Aiutare chi non ha, significa condividere e fare uguaglianza, fino adareagli altri se stessi.
È il tempo della conversione, di intraprendere un’altra direzione, lo stile che allena il cuore (non i piedi), ad annunciare e vivere la Resurrezione che verrà.

Al termine della messa un pesiero del parroco don Pasquale Rubino, riservato al vescovo che in questa data, 6 marzo, ha ricordato l’elezione alla sede episcopale di Alife-Caiazzo nel 2010: per lui la preghiera che sostiene la sua missione di apostolo nella nostra Chiesa locale e la gratitudine a Dio per il dono di un Pastore chiamato a dare continuità alla vita della famiglia di Dio in questo territorio.

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