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Alife, riduzione TARI del 15%, secondo l’opposizione “nulla di nuovo”

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Consiglio comunale a metà, quello svoltosi ad Alife venerdì scorso.
Solo mezzo consiglio ha espresso il proprio voto sulla riduzione delle tariffe Tari per l’abbandono dell’aula da parte delle minoranze (Uniti per Alife e L’elefante-C’è un’altra Alife) e del gruppo indipendente Alife libera a causa dei crescenti dissapori con la maggioranza guidata dal sindaco Maria Luisa Di Tommaso. Sotto accusa le mancate risposte alle interrogazioni poste al Sindaco, da cui la fascia tricolore prende le distanze facendo sapere di aver risposto tramite pec alle richieste inoltrategli dagli oppositori.

Tuttavia anche sulla vicenda TARI, che il gruppo di testa, definisce opportunità per i cittadini, non mancano polemiche e giudizi sulla gestione amministrativa.

“Abbiamo lavorato in questi mesi per migliorare il servizio di raccolta rifiuti sull’intero territorio comunale e per razionalizzare i costi di gestione, riducendo gli stessi per ben 150 mila euro che equivalgono al 15% dell’importo dell’intero servizio, per cui ogni famiglia alifana risparmierà quest’anno almeno 50 euro sulla tariffa sui rifiuti”. È il consigliere delegato al Bilancio, Alfonso Simonelli, a dare i dettagli dell’iniziativa amministrativa.
“Mentre gli altri pensano a fare polemiche sterili e lanciare accuse senza senso, noi pensiamo al bene dei cittadini e a fare i fatti concreti che incidono sulla vita e sull’economia de famiglie alifane, come dimostra anche la conferma delle altre tariffe e tributi comunali rispetto allo scorso anno quando furono determinate al massimo per via dell’avvenuta dichiarazione di dissesto finanziario dell’Ente dall’arte di oggi si sottrae alle proprie responsabilità e scappa dal Consiglio”. Dichiarazioni che chiamano in causa, in maniera esplicita, lo scontro che si va delineando tra la Maggioranza e il resto.

Vantaggi sulla Tari che invece nega il consigliere Salvatore Cirioli già sindaco di Alife, protagonista del dissesto finanziario del 2017, attraverso la sua pagina facebook: “Dopo il Consiglio comunale di ieri dove la maggioranza ha fatto davvero una pessima figura, i ‘reduci’ della Rinascita hanno pubblicato un post in cui dichiarano di aver ridotto la Tari del 15%. Dimostrano con questo che, oltre ad essere pessimi amministratori, sono anche davvero scarsi in matematica. Ecco le prove…
Tariffe TARI 2016, approvate con Delibera di Consiglio Comunale n. 6 di aprile 2016, su un piano finanziario di 1.209.472,65€.
Tariffe TARI 2017, approvate con Delibera di Consiglio Comunale n. 12 di marzo 2017, su un piano finanziario di 1.041.580,00 € (approvata da UNITI PER ALIFE, con il MENO 15%); 
Tariffe TARI 2018, approvate con Delibera del Commissario n. 3 di marzo 2018, su un piano finanziario di circa 1.100.000 € Tariffe TARI 2019, approvate ieri dai reduci, su un piano finanziario di 1.054.024,62 €.. Quindi… domandina facile facile: 1.054.024,62 é piu grande o più piccolo di 1.041.580,00? E anche se fate il confronto con il 2018 dove sta la riduzione del 15%? Tranquilli sarete interrogati anche su questo in consiglio comunale, magari ripartendo dalle quattro operazioni e dalle tabelline”!

Toni vivaci che lasciano acceso un riflettore sulla politica locale in attesa di una prossima convocazione di consiglio comunale e del confronto atteso soprattutto dalle opposizioni.

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