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NovA. Un abbraccio che porta fino in Africa

Lo scorso 23 marzo una delegazione di NovA ha concesso una considerevole donazione Suore missionarie dell'Istituto delle Povere Figlie della Visitazione di Maria, destinata a circa 600 bambini della Missione di Avepozò in Togo

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Ancora un segno concreto e animato unicamente dall’intenzione di aiutare, materialmente e moralmente, chi è meno fortunato e vive in condizioni di precarietà. A compierlo è l’Associazione NovA, la Onlus diocesana votata al genere musicale pop-rock di ispirazione cristiana, e a esserne destinatarie sono le Suore missionarie appartenenti all’Istituto delle Povere Figlie della Visitazione di Maria, alle quali NovA ha concesso una significativa donazione. Lo scorso 23 marzo una delegazione di NovA, guidata da Franco Biondillo – presidente – e Enzo Maiello – vice presidente – si è recata a Barra, quartiere di Napoli che ospita la Sede generalizia dell’Ordine, per formalizzare l’accordo con le Suore, accolti dalla madre superiora, suor Pasqualina Pignatiello. La donazione ha come beneficiari circa 600 bambini, molti dei quali orfani, che vivono presso la Missione di Avepozò in Togo (Africa).

Sono le Suore dell’Ordine napoletano ad occuparsi dei bambini, garantendo loro uno stile di vita il più possibile decorose, regalando gesti di umanità. L’opera delle Suore Povere Figlie della Visitazione di Maria riveste un ruolo significativo anche nella diocesi di Alife-Caiazzo, nello specifico a Caiazzo, dove, grazie all’attività svolta presso il Centro “Madre Claudia”, e guidate dalla loro superiora, suor Nunzia Verdino, danno un contributo importante alla vita della comunità, operando ogni giorno con entusiasmo.

La donazione dell’associazione NoVa consta di una quantità considerevole di materiale scolastico, di cancelleria, ma anche tanti altri oggetti di uso quotidiano: centinaia di quaderni assortiti, lavagnette, e anche saponi, detersivi e prodotti per l’igiene. A tutto questo, i volontari hanno aggiunto, di propria tasca oppure ricevendoli per donazione, ben sette cartoni contenenti zaini e cartellette per la scuola, asciugamani, lenzuola, calzature ed abbigliamento per bambini piuttosto variegato. Si tratta di oggetti che per chi è costretto ad arrancare nel trascorrere delle giornate hanno un valore indicibile.

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