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San Potito Sannitico. Rural Design Week: prima edizione al via

Preceduta da una call internazionale, la kermesse nasce da un’idea dell’associazione Ru.De.Ri. (Rural Design per la rigenerazione dei territori) e conta su una giuria di esperti nel settore

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san potito sannitico_clarusUna nuova manifestazione si affaccia all’orizzonte per la cittadina di San Potito Sannitico: infatti, dal 31 maggio al 9 giugno prossimi si terrà la I edizione della Rural design Week.

Preceduto da una call internazionale (per l’esposizione “Verso una ruralità critica” alla quale artisti, ricercatori e startuppers sono stati invitati a partecipare ed a fornire proposte), l’evento ha intenzione di imporsi come festival della ruralità critica e dell’economia circolare, valicando i confini nazionali e facendo del Matese una sorta di laboratorio a cielo aperto, all’insegna di iniziative e sperimentazioni di nuovi linguaggi e pratiche, per la costruzione di modelli produttivi innovativi e sostenibili.

Il logo della manifestazione

La manifestazione nasce da un’idea dell’associazione Ru.De.Ri. (Rural Design per la rigenerazione dei territori), fondata nel 2014 da un gruppo di architetti, designer, artisti, ricercatori e professionisti, operanti in diversi settori, che vogliono promuovere pratiche ed interventi finalizzati alla rigenerazione dei contesti rurali: Rural Design Week rientra nelle attività del Fate Festival, progetto proposto dal Comune di San Potito Sannitico e cofinanziato dall’Unione Europea, dallo Stato Italiano e dalla Regione Campania, nell’ambito del POR Campania FESR 2014-2020.

La kermesse si avvarrà della presenza di una giuria internazionale, presieduta da Mario Festa (architetto, presidente dell’associazione Ru.De.Ri.) e composta da una serie di personalità del settore: Marco Scotini (direttore del Dipartimento di Arti visive e Studi curatoriali di NABA – Milano), Iain Chambers (professore di Studi culturali e postcoloniali e fondatore del Centro per gli Studi postcoloniali e di genere dell’Università degli Studi “L’Orientale” – Napoli), Michael Obrist (architetto, Technische Universität – Studio feld72 – Vienna), Rihards Funts (designer – Lettonia), Serenella Sala (Scientific officer, JRC Commissione Europea), Ugo La Pietra (designer), Maria Thereza Alves (artista – Brasile), Fernando García Dory (artista ed Agro-ecologista – Spagna).

Individuando tre categorie all’interno del bando, la giuria ha decretato i vincitori: per Oggetti di rural design/design sistemico ha vinto Audrey Snyder (USA) con “Campagna/Campana/Campo”, per Nuovi materiali a base naturale si sono impeste Katrin Kupka a Caterina Plenzick (Germania) con “Refused Matter”, mentre per Progetti o processi ispirati ai principi dell’economia circolare e del design sistemico si sono affermati Marta Bovio e Marco Manfra (Italia) con “Radici. Il tessile vegetale nel Matese”; tali lavori saranno premiati venerdi 31 maggio alle 18.00 presso Palazzo Filangieri, nel corso di un apposito vernissage.

Inoltre, i giurati hanno selezionato altre 20 opere che saranno visibili attraverso una esposizione diffusa, all’interno dell’area urbana di San Potito Sannitico.

Il programma completo del festival è visionabile cliccando sul sito dell’associazione, a sostegno de quale è stata lanciata anche una campagna di crowdfunding, alla quale tutti possono aderire.

 

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