17. Monte Ruzzo
Sulla buona via

di Salvatore Signore

Giugno si presenta con uno strano biglietto da visita: il meteo non è tra i più favorevoli e l’incertezza che ne deriva non rassicura il camminatore. Perché quindi rischiare un temporale in alta quota e non pensare, per ora, ad una passeggiata non troppo difficile?Poco dopo il lago Matese, lasciata riposare l’auto, s’imbocca la salita comoda per monte Ruzzo. Se le segnalazioni sentieristiche appaiono quasi del tutto assenti, arrivano in soccorso loro gli esperti per eccellenza, le impareggiabili guide naturali, che pascolano liberamente imprimendo al terreno i segni sicuri per un camminamento di precisione.

Placidi ruminanti o predatori in branco hanno evidenziato nel tempo il sentiero che necessariamente deve essere seguito, evitando allontanamenti pericolosi, data la presenza della vicina forra. Superate due aree boschive e raggiunto un ampio campo aperto, sarà necessario affidarsi alla navigazione a vista: quota 1563 mt, la cima è vicina, visibile e raggiunta in circa 4,3 km complessivi. Rientro altrettanto facile, con ristoro panoramico volto ad individuare almeno due su tre degli incantevoli specchi blu del circondario: Lago Matese, Gallo e Letino!

Zaino, scorta d’acqua e scarpe tecniche ben allacciate SEMPRE!

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