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Comunicazione. Dibattiti, concerti e celebrazioni per la festa dei media Cei

Al via da oggi (12 settembre) l'evento, a Monreale e a Terrasini. Tre gli ambiti sui quali si svilupperanno le riflessioni di vescovi, artisti e giornalisti: l’arte, la giustizia e la società

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Filippo Passantino

Il linguaggio concreto delle parabole può indicare un metodo anche ai responsabili degli strumenti della comunicazione sociale chiamati a informare privilegiando le testimonianze di vita vissuta piuttosto che fumose interpretazioni ideologiche”. L’arcivescovo di Monreale, mons. Michele Pennisi, spiega il senso della scelta del tema per la festa dei media della Conferenza episcopale italiana, che riprende il brano del Vangelo di Matteo 13,13 “Per questo parlò loro in parabole: perché pur vedendo non vedono, e pur udendo non odono e non comprendono… Anche oggi”. Da oggi, giovedì 12 settembre, a domenica 15, l’evento si svolgerà in provincia di Palermo, e in particolare tra Terrasini e Monreale, promosso dalla stessa arcidiocesi.

In programma, conferenze, concerti e celebrazioni. Un avvenimento a carattere nazionale, giunto quest’anno alla quarta edizione, ma con un’evoluzione: la “Festa di Avvenire” diventa la “Festa di Avvenire, Tv2000, inBlu Radio e Sir”, cioè i media di riferimento della Cei.

“Una novità non da poco – come dichiarato da don Ivan Maffeis, direttore nazionale dell’Ufficio per le comunicazioni sociali della Cei -, segno eloquente di come il territorio dall’arcidiocesi di Monreale offra un proprio, efficace, contributo a livello nazione per una interazione sempre maggiore fra le quattro testate dei media della Chiesa italiana”. Si tratta di un evento culturale che prende le mosse dalle provocazioni delle parabole evangeliche per essere declinato in tre ambiti della vita di ogni giorno: l’arte, la giustizia e la società.

Gli eventi. Ad aprire l’iniziativa stamani, la celebrazione eucaristica nella cattedrale di Monreale, presieduta dall’arcivescovo Pennisi. Messa che sarà celebrata in tutte le giornate e sarà trasmessa, in diretta da Tv2000, dalle 8.30. Il primo giorno sarà dedicato ai temi dell’arte. Oggi pomeriggio, alle 17.30, ne discuteranno a Terrasini, José Tolentino Calaça de Mendonça, teologo e poeta, cardinale eletto, archivista e bibliotecario vaticano, l’attrice Pamela Villoresi e la soprintendente ai Beni culturali di Palermo, Lina Bellanca. Seguiranno momenti musicali e canori. A condurli, Paola Saluzzi e la giornalista Alessandra Turrisi. Domani, il focus si sposterà sulla giustizia. E i protagonisti dell’incontro saranno il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, il comandante della legione Carabinieri Sicilia, Giovanni Cataldo, l’attore Lollo Franco e il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci. Il concerto sarà a cura della Fanfara del XII battaglione dei Carabinieri Sicilia. Sabato 14, il tema sarà la società. Al dibattito pomeridiano parteciperanno il vescovo di Caltagirone, mons. Calogero Peri, il presidente del Rinnovamento nello Spirito Santo Salvatore Martinez, Antonio Mazzi, educatore della Comunità Exodus, e Nicola Morra, presidente della Commissione parlamentare Antimafia. Nella serata, una rassegna di cortometraggi. La comunicazione sarà al centro della giornata di domenica 15 settembre. Il dibattito, sempre a Terrasini alle 17.30, coinvolgerà il teologo Ermes Maria Ronchi, il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, il direttore di Tv2000 e InBlu Radio, Vincenzo Morgante, il direttore del Sir, Amerigo Vecchiarelli, e il vicedirettore dell’Ufficio nazionale delle Comunicazioni sociali della Cei, Vincenzo Corrado. Dalle 21, il concerto del coro di voci bianche e cantoria del Teatro Massimo di Palermo e, a seguire, la consegna del premio “Una vita per… passione!” a Mario Incudine, cantautore, attore, regista, musicista e autore di colonne sonore.

Il tema. Una festa che, “a partire dalle provocazioni delle parabole evangeliche, vuole porre delle domande più che dare delle risposte”. Così la presenta l’arcivescovo di Monreale, mons. Michele Pennisi.

Il presule spiega che “le parabole, attraverso il loro aspetto paradossale, stimolano a discutere, a ricercare ancora, sfidano la libertà delle persone che possono comprenderne il messaggio profondo o bloccarsi di fronte all’ambiguità degli elementi materiali di un racconto”.

“Le parabole con il loro linguaggio immediato ed evocativo sono ancora attuali nella nostra epoca – sottolinea -. Ci interpellano, ci provocano, ci spronano e ci aiutano a superare il linguaggio su Dio che spesso è astratto, stentato, oscillante”. A organizzare l’evento, assieme all’arcidiocesi, è l’associazione “Così, per… passione!”. “Percorrere le vie dell’arte, della giustizia e della società è il modo con cui vogliamo ritornare a pensare a una via ‘altra’ per la comunicazione – spiega il presidente, Ino Cardinale -, perché questa sia feconda e foriera di nuove domande per una ricerca di senso”.

Fonte Agensir

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