Home Arte e Cultura Caiazzo. L'”altra storia” di Pontelandolfo nel libro di Giancristiano Desiderio

Caiazzo. L'”altra storia” di Pontelandolfo nel libro di Giancristiano Desiderio

"Pontelandolfo 1861. Tutta un'altra storia", libro scritto da Giancristiano Desiderio, giornalista, verrà presentato venerdì 4 ottobre nella Sala Conferenze di Palazzo Mazziotti a Caiazzo

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Pontelandolfo 1861. Tutta un’altra storia è un libro chiarificatore. Lo studio di Giancristiano Desiderio, studioso di Filosofia e giornalista, getta un’importante luce sull’Eccidio di Pontelandolfo del 1861, uno degli episodi più controversi della storia. Si tratta della strage compiuta dall’esercito piemontese il 14 agosto del 1861, che ha profondamento lacerato Pontelandolfo, comune del Beneventano. L’avvenimento è stato posto al centro di una disputa su cui si sono spesi diversi storici, in merito al processo di unificazione nazionale, la cui conoscenza è stata inficiata da una componente mitologica piuttosto marcata.

Il libro verrà presentato a Caiazzo venerdì prossimo, 4 ottobre, presso la Sala Conferenze di Palazzo Mazziotti, alle 17.30. L’autore incontrerà il pubblico, nell’appuntamento promosso dall’Associazione Storica del Caiatino e patrocinato dal Comune di Caiazzo, riannodando l’effettivo corso dei fatti accaduti nel cuore dell’estate 1861. A introdurre l’autore sarà Ilaria Cervo, presidente dell’Associazione del Caiatino, mentre i saluti saranno affidati al sindaco Stefano Giaquinto.

IL LIBRO 

Giancristiano Desiderio

L’incendio di Pontelandolfo è diventato nel tempo l’eccidio di Pontelandolfo. I morti, che gli archivi dicono essere stati 13, sono aumentati e lievitati ad ogni nuova pubblicazione sul tema. Tuttavia, la storia racconta tutta un’altra storia. Infatti, la tradizione su quei tragici eventi ci ha consegnato due dati: il racconto e il numero delle vittime. Si tratta di due dati tra loro in contrasto. Allora, cosa si è cercato di fare? Di cercare il numero più alto di vittime possibile: centinaia, migliaia (come ha fatto, ad esempio, Pino Aprile). Sennonché, la ricerca dei documenti ha sempre confermato il numero dei morti. A questo punto, andava fatto il procedimento inverso: andava messo in questione il racconto dei fatti che addirittura risale allo storico borbonico De’ Sivo. Ma questa strada non è stata mai intrapresa. Qui si fa per la prima volta e con risultati sorprendenti che finalmente ci danno un racconto coerente con i documenti (Da store.rubbettinoeditore.it).

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