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“E venne re Ferdinando II”, una visita speciale al Museo Civico Raffaele Marrocco di Piedimonte Matese

L'evento rientra nel più ampio progetto “Comunicare il sito Unesco e i musei del territorio" che mette in rete la città di Piedimonte Matese con altri poli culturali casertani

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Scorcio del chiostro del complesso museale Raffaele Marrocco di Piedimonte Matese (foto Pietro Di Lorenzo, dal sito casertaunesco.it)

Noemi Riccitelli Dopo le Giornate Europee del Patrimonio, a Piedimonte Matese si prospetta un altro intenso weekend culturale.
Il progetto “Comunicare il sito Unesco e i musei del territorio: identità visiva e presenza online” (link), realizzato dalla città di Caserta e dalla Reggia di Caserta, al fine di valorizzare il patrimonio storico, culturale e immateriale dell’epoca borbonica legato al sito UNESCO e al territorio, coinvolgerà anche Piedimonte Matese, in particolare, il Museo Civico Raffaele Marrocco, in quanto membro del Sistema Museale Terra di Lavoro, coinvolto direttamente nella fase di realizzazione dell’iniziativa.

Un momento dalla presentazione del calendario degli eventi del progetto presso il Teatro di Corte della Reggia di Caserta, il 5 agosto 2019. (dalla pagina Facebook, I siti UNESCO di Caserta e i Musei del territorio)

Sabato 5 ottobre, alle 18.00, presso il Museo, in largo San Domenico, piedimontesi e non potranno partecipare a una visita speciale, un ritorno al passato sorprendente: l’intero complesso Museale sarà oggetto della teatralizzazione “E venne re Ferdinando II”, realizzata da Teatro Civico 14.
Un umile monaco del tempo, un po’ buffo, a tratti anche impacciato, racconterà il passaggio di Carlo di Borbone nel 1734, la vicenda del martire politico Ercole d’Agnese e la visita di Ferdinando II nel 1841, non rinunciando a raccontare persino delle malelingue di due infidi nemici di casa Egg, la nota famiglia svizzera artefice dello sviluppo industriale di Piedimonte.

Alcune delle ceramiche conservate presso il Museo Marrocco.
(dal sito casertaunesco.it)

Lo spettacolo permetterà di scoprire anche diversi luoghi del museo e, al termine della narrazione, sarà possibile assaggiare le delizie della cucina borbonica, a cura della fine azione di ricerca dell’Associazione culturale Tempo di Festa, che ha attinto i segreti della gastronomia del tempo direttamente dai preziosi ricettari di Corrado (Cuoco galante, 1773) e Cavalcanti (Cucina teorico pratica, 1837).
Un ulteriore momento di approfondimento riguarderà la produzione ceramica della Campania interna nel Settecento, a cura di Alfredo Fontanella, curatore scientifico del Museo Arte Contemporanea Caserta, coordinatore del Sistema Museale “Terra di Lavoro”.
Infatti, il Museo Civico di Piedimonte conserva un’interessante collezione di ceramiche settecentesche che documentano la produzione del territorio, specialmente dalle celebri manifatture delle vicine San Lorenzello e Cerreto Sannita: si tratta di oggetti per la tavola, l’arredo e utensili per la farmacia. Nella cittadina, tuttavia, erano attive anche maestranze locali documentate in chiese e conventi cittadini.

Progetto che unisce la Provincia di Caserta
Il progetto “Comunicare il sito Unesco” mira ad arricchire e rafforzare la visita e la conoscenza nei luoghi del sito UNESCO casertano e ha previsto due fasi: la prima, da aprile a giugno 2019, di educazione e formazione, con il diretto coinvolgimento degli studenti del Liceo Artistico “San Leucio” e dell’Istituto Tecnico “Buonarroti” di Caserta che, in Alternanza Scuola-Lavoro, hanno preso parte a laboratori artistici e didattici di ceramica e sartoria.
Infine, la seconda fase, da settembre a novembre 2019, di divulgazione e promozione, rivolta al pubblico, con eventi unici nei siti più suggestivi del territorio. Qui gli altri eventi del progetto.
Un’occasione per essere cittadini consapevoli e fieri di un patrimonio artistico-culturale che, il più delle volte, si sottovaluta o denigra o non si conosce affatto, ma che è lì, desideroso di emozionare, raccontando un’identità ricca e comune.

 

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