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A Piedimonte Matese nasce “Territori protagonisti”, laboratorio di idee e progetti di sviluppo

Tra le idee in campo anche il progetto "Piedimonte Matese smart city" a cura dell'azienda Softlab

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“Non basta l’orgoglio di appartenere ad una terra meravigliosa quale è la Campania”, ma per favorire lo sviluppo e la crescita sociale, eocnomica e culturale delle aree interne come l’Alto Casertano occorrono idee sane, sinergia, progetti, risorse, buona volontà e coraggio: è partito da queste premesse il convegno tenuto ieri sera al Cotton Movie di Piedimonte Matese, occasione per presentare l’associazione Territori protagonisti, un laboratorio di idee e pianificazione di progetti, promosso dall’assessore regionale al Lavoro e Risorse umane, Sonia Palmeri, cittadina di Piedimonte Matese.
Un progetto ambizioso, che mira a molto di più: estendere questa idea di progresso ben oltre i confini da cui si parte, ben oltre il territorio altocasertano, puntando su un totale rilancio del Mezzogiorno, in cui a macchia di leopardo si distunguono eccellenze professionali e imprenditoriali di tutto rispetto, a partire dai primi centri di formazione quale è la Scuola e l’Università.

Racconta, progetta, realizza. Le potenzialità del territorio. Questo il titolo del seminario che ha visto la presenza di generazioni diverse in sala, ognuno con la propria idea di sviluppo del territorio: nessun sogno avrebbe continuità senza la volontà di confrontarsi e mettersi insieme, così come ribadito dall’assessore Palmeri ma soprattutto dal moderatore della serata Leonardo  IacovelliManaging Iacovelli and Partners sprl, esperto tra l’altro in comunicazioni d’impresa e relazioni istituzionali. A lui il compito di tenere insieme gli interventi, legati ad esperienze che già si misurano con il territorio, ma anche con il limite, vero e possibile, di dover essere “soli” a fare il bene comune.

Restare e creare, questa la mission lanciata da Palmeri e affidata ai presenti, con l’unico impegno di tornare a vedersi, parlare, chidersi vicendenvolmente “cosa fare”, “come muoversi”, ma sempre in ascolto del territorio: “noi viviamo un’area interna, come quella della provincia di Caserta, che ha visto troppi giovani andare via per cercare fortuna altrove e troppe aziende non reggere il peso di una competitività sempre più sfrenata”, condizioni di svantaggio, denunciate dall’Assessore “che rendono il nostro territorio (e le sue bellezze naturali, artistiche e storiche) poco conosciuto e fuori da reti e sistemi turistici strutturati”.
Partire da qui e da questo e darsi una scossa, ma non senza attingere alle buone pratiche esistenti, al potenziale (a volte poco noto) che è messo in campo dai “locali” (e sono associazioni ed enti) ben capaci di dare linfa al territorio.
Ieri sera, a conferma di tutto questo, si sono fatti presenti le idee e i progetti degli studenti Scuole superiori locali (significativa l’idea di recupero della medievale abbazia della Ferrara di Vairano Patenora a cura degli studenti del Liceo Galilei; e l’idea del ponte sospeso tra Castello del Matese e Monte Muto progettato dagli studenti dell’Istituto industriale; lodeveli e protagonisti anche gli studenti dell’Alberghiero e del Tecnico commerciale); e dell’associazione culturale Byblos, al momento tra quelle maggiormante attive per una coscienza e una idea di svuluppo locale in senso culturale.

Piedimonte Matese smart city
È il progetto di una città intelligente, che coniuga potenziale umano e tecnologico per lo svuluppo globale dei servizi locali: è la città in cui si vive meglio grazie ad intelligenze artificiali a portata di tutti e da tutti comprensibili. A spiegare il progetto su cui l’amministrazione comunale guidata da Luigi Di Lorenzo (presente e intervenuto all’evento) guarda con fiducia, è stato Giovanni Casto amministratore delegato di Softlab che vuole stabilire nel capoluogo matesino un tavolo di lavoro dove concepire questo ambizioso sogno.

Interventi che si sono alternati, e che hanno puntato su una certezza di fondo: compartecipazione di idee che attingono ad ogni generazione in campo; dalle idee dei giovani, dalle possibilità di sostenerle da parte degli adulti e dal sostegno garantito agli anziani custodi di saperi e tadizioni a cui fondamentalmente attinge ogni progetto di sviluppo che cresce sulle fondamenta storiche di un contesto che si intende rivitalizzare ed esportare.

Si è parlato di formaggi del Matese, di buon cibo; delle aziende agricole locali, degli scrigni d’arte come la Cappella di San Biagio, monumento nazionale; di un paesaggio incontaminato e del potenziale che esso racchiude; del mancato sviluppo della stazione sciistica di Bocca della Selva…. Ma si è riflettuto anche sulle possibilità mancate per la crescita e lo sviluppo, oggi superabili (siamo ancora in tempo!) grazie al piano politico regionale che presto permetterà l’individuazione anche dell”Alto Casertano quale “area interna” quindi inserita in piani economici da cui attingere risorse urgenti e utili.

Questo è l’inizio. Con l’auspicio che il tavolo di parole, diventi un tavolo di fatti e di esercizio del rispetto reciproco.
Rispetto per i “piccoli” che fanno il Matese con il loro lavoro quotidiano, che stanno dimostrando di amarlo, di promuoverlo, di saperlo raccontare e non per forza ai tavoli di rappresentanza.
Un laboratorio aperto a tutti, questo l’asupicio dell’Associazione Territori protagonisti, ma anche l’auspicio dei cittadini che ora guarderanno con più attenzione ciò che si muoverà…

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