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Anche nel Matese, un segno rosso per l’encefalite

Poco conosciuta, ma con tanti segni che restano. Anche ad Alife luci rosse, come in tanti altri posti del mondo per dire "aiutiamo a curarla e acombatterla"

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Anche nel Matese un segno per l’encefalite, esattamente ad Alife, dove l’Autolavaggio Tartaglia (via Vecchia) questa sera si illuminerà di rosso: segno richiesto a quanti vorranno manifestare solidarietà verso quelle persone che sono affette o lo sono state, ma anche vicinanza al mondo scientifico che lotta e lavora per vincere questa patologia ancora poco conosciuta.
Annamaria Tartaglia –
 Oggi in tutto il mondo si celebra la giornata dell’encefalite, malattia celebrale ancora sconosciuta ai più che, secondo i dati dell’Encephalitis Society, colpisce ogni anno 500000 persone in tutto il mondo, tra bambini, adulti e giovanissimi. Link https://www.encephalitis.info/

Nel mondo si ha scarsa consapevolezza di questa malattia, il 78% della popolazione infatti non la conosce. La diagnosi di encefalite è complessa, perchè i sintomi sono fuorvianti, inizialmente spesso simili ad una banale influenza, tra i più frequenti appunto mal di testa, febbre alta, convulsioni e stati confusionali.

L’infiammazione è causata da un’infezione che invade il cervello (encefalite infettiva) o attraverso il sistema immunitario che attacca il cervello per errore (encefalite post-infettiva oautoimmune).
I virus sono la causa più frequentemente identificata di  encefalite infettiva (ad es. Virus dell’herpes, enterovirus). Qualsiasi virus ha il potenziale per produrre l’encefalite, ma non tutti coloro che sono infetti da questi virus svilupperanno l’encefalite.

I postumi dell’encefalite sono seri perchè le cellule nervose  possono essere danneggiate o distrutte dall’infiammazione che, oltrepassando ogni barriera, raggiunge l’encefalo. Nessuna persona interessata avrà lo stesso risultato. Gli effetti dell’encefalite possono essere a lungo termine, ad esempio nei bambini, le lesioni alle parti del cervello non ancora sviluppate al momento della malattia possono manifestarsi più tardi nella vita.

Nel migliore dei casi il paziente avrà difficoltà a ritornare alla sua quotidianità, l’impatto sulle relazioni sociali non deve essere sottovalutato: stanchezza, mal di testa ricorrenti, difficoltà con la memoria, concentrazione, equilibrio, sbalzi d’umore,  problemi fisici (debolezza su un lato del corpo, perdita di sensazioni e controllo delle funzioni corporee e del movimento), problemi del linguaggio alcuni dei postumi più frequenti.

La giornata mondiale nasce il 22 febbraio 2014 con l’intento di “fare luce” su una malattia così insidiosa, così poco conosciuta e così letale. Illuminare l’encefalite si può anche attraverso i social, con la campagna #RED4WED (Red for World Encephalitis Day) che chiede di dare visibilità a questa malattia poco conosciuta indossando qualcosa di rosso oggi e condividere questa foto con il suddetto hashtag.

Inoltre molti ospedali e comuni illuminano i loro palazzi e le loro fontane di rosso per diffondere la conoscenza di questa malattia.

La dottoressa Ava Easton, Direttore Generale della Encephalitis Society, ha detto: “Immaginate di andare a dormire una notte e svegliarvi il giorno dopo come una persona completamente diversa – questo è essenzialmente ciò che può essere per i sopravvissuti di encefalite”.

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