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Fede e opere, il messaggio di Mons. Orazio Francesco Piazza per la Quaresima

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Fede e opere: è questa la quaresima indicata dal vescovo Mons. Orazio Francesco Piazza, amministratore apostolico della Diocesi di Alife-Caiazzo nel messaggio diffuso alla Chiesa locale e alla Diocesi di Sessa Aurunca di cui è vescovo titolare.

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Sceglie la la Lettera di San Giacomo “A che serve… se uno dice di avere fede, ma non ha le opere?” (Gc 2, 14 ss.) Mons. Piazza, per orientare il cammino di Quaresima dei fedeli di queste Chiese.
L’intensità del triduo pasquale, nei segni, nella verità e nel mistero che esso racchiude e la Pasqua di Resurrezione, si preparano a partire da questo impegno, ossia una chiamata alla “coerenza tra fede annunciata/professata e la sua evidenza nello stile di vita”.
Un messaggio che più semplicemente diventa provocazione: la mia fede, quali gesti di carità o quali azioni di misericordia mi rende capace di generare? Quale segno di somiglianza a Cristo sono in grado di mostrare e di vivere?
“Dare evidenza, nello stile ordinario di vita, alla verità del nostro dirci cristiani”, questa la coerenza e la lealtà richiesta nel messaggio del Pastore.
A fare luce su questo lungo percorso quaresimale, è il legame con Cristo, la sua Voce, “presenza che dà forza nel cammino”.

“La prima opera che la fede genera nel vissuto sinceramente affidato a Dio è la semplificazione del cuore nell’affrontare la vita: ci aiuta ad occuparci della vita, senza che le occupazioni divengano pre-occupazione.
Questo sentiero della semplicità, innanzitutto interiore, avrà il suo riverbero in tutte le faccende della nostra giornata, superando pregiudizi e resistenze. Condurrà a saper ricentrare il cuore in Chi è la nostra forza e speranza: Gesù Cristo, il Signore”.

Preghiera, digiuno e carità sono le condizioni” per convertire il cuore e ritrovarsi in Dio. “La Preghiera: dialogo del cuore con il Signore Gesù” che rende gli uomini sereni, disponibili, pazienti…; il Digiuno quale esercizio di libertà….; la Carità come capacità di riconoscere l’altro “che attende la nostra considerazione e la fraterna cura“.

Una Conversione, quella a cui invita Mons. Piazza, mossa necessariamente dal “desiderio  e grande volontà nel cercare di procedere sul sentiero dell’autentico ritorno a sé stessi e verso la semplificazione delle vita”.
Tutto muove dalla volontà di ciascuno di recuperare la bellezza di quel ritorno a casa, in cui c’è esperienza di amore donato e restituito, perchè “tutto concorre al bene”, afferma il Vescovo nel suo messaggio, e questo cammino di quaresima lo svelerà ogni giorno attraverso la Parola di Dio.

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