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Coronavirus / Matese. La solidarietà ha la forma di una mascherina “fatta in casa”

Mani esperti si sono messe all'opera per la collettività, ma anche in famiglia e tra amici è partita la gara di solidarietà dietro l'urgenza di farsi presente, essere di sostegno ad amici e parenti

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Camiceria Macs

Se c’è una parola che non sta sfuggendo al mondo della comunicazione in questo momento di pandemia da coronaviorus, quella è solidarietà. Ha una forma plastica, si adatta alle circostanze, alle esigenze, ai contesti, ai bisogni. Invade l’Italia, in un testa a testa con il virus che l’ha risvegliata: lei, al traguardo, ci arriverà prima!
Occasioni per esprimere vicinanza, per soccorrere un bisogno, si stanno concretizzando e si tingono di forti e vivaci tinte anche nel Matese.

Qui il dono della solidarità prende la forma della mascherina, tanto cercata, necessaria e urgente per qualcuno ma introvabile (le poche giunte in alcune farmacie nei giorni scorsi non sono accessibili alle tasche di tutti i cittadini purtroppo) e seppur quelle che contano davvero per funzionalità e requisiti di legge sono le uniche consigliate, in totale assenza di tali ausilii l’ingegno nostrano non si sottrae al bisogno impellente di trovare un rimedio; resta pertanto la necessità di adottare ciascuno responsabili misure di prudenza e di tutela per la propria salute (l’ormai nota distanza di sicurezza).

Styl Moda Rossi

Accade a Piedimonte Matese, ad Alvignano, a Piana di Monte Verna: sono le storie di cui abbiamo notizia ad oggi.
Nel primo centro urbano, sono ben tre le piccole fabbriche” che stanno donando solidarietà e professionalità ai concittadini. Parliamo di chi, con ago e cotone, ha fatto la storia di questa comunità come la sartoria Styl Moda Rossi. Oggi i titolari sono in pensione e dopo aver lavorato eccezionalmente da casa per diversi giorni, fanno sapere di aver terminato il tessuto per produrne altre.
E poi la Camiceria Macs di Antonella Scappaticcio e la Tappezzeria di Giuseppe Vetere: a tutti il merito di aver dato il bell’esempio e di aver proposto uno stile, quello di chi soccorre, e talvolta anticipa un bisogno.
Ma similmente avviene anche da parte di privati cittadini in tanti dei nostri paesi, di quelli che avendo dimestichezza con una macchina da cucito stanno pensando a se stessi, ai vicini di casa, e al resto della famiglia. Perché dietro la necessità di una mascherina, che fisicamente limita un sorriso, si nasconde il bisogno, ora più che mai, di un pensiero, un contatto e un dono per qualcuno: Ti sto pensandoForse ne hai bosogno…”, sono le frasi più sentite.

Ad Alvignano la solidarietà delle mascherine è messa in campo dal Laboratorio di Idee: l’impegno per il bene comune della giovane Associazione, questa volta si concretizza così. Un po’ di esperienza sartoriale alle spalle e poi pronti per la distribuzione gratuita presso la profumeria PRAM di Corso Umberto, seppur con l’impegno di riservare i pezzi ai sanitari, agli ammalati cronici, alle Forze dell’ordine (per contatti Mark 348 092 4164; Mirella 333 785 5924; Tony 348 319 4085).

Anche Piana di Monte Verna vive l’esperienza di un dono come questo: a mettere in campo la solidarietà a favore dei cittadini è stato il caseificio “La Teresina” che ha consegnato 150 mascherine all’Amministrazione Comunale che a sua volta ne ha affidato la distribuzione al locale nucleo di Protezione Civile per farne dono soprattotto alle persone immunodepresse.

Avanti con questo ritmo, di solidarietà e di prudenza. #andratuttobene

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