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Coronavirus e disabili. Serve ancora tutela, la FISH scrive al governatore Vincenzo De Luca

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Daniele Romano
Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata questa mattina al Presidente della Regione Vincenzo De Luca da parte di Daniele Romano, presidente FISH Campania (Federazione superamento handicapp). 
La richiesta è la seguente: maggiore tutela per la vita dei disabili in questa emergenza da Coronavirus rispetto alle disposizioni messe in campo dalla Regione. Dubbi sulla riapertura, dal 14 aprile, dei centri semiresidenziali e dei centri diurni per anzini e disabili.
Scarica il Comunicato in pdf
Scarica la Nota inviata in Regione

La Regione Campania lo scorso 9 aprile ha approvato il Decreto n.83 “La Campania riparte-Programma transitorio per i servizi socio-sanitari e riabilitativi nella fase emergenziale COVID 19”, dove stabilisce il riavvio dei servizi erogati dai Centri di Riabilitazione e dalle Cooperative.
La Fish Campania pur apprezzando la ripartenza dei servizi socio-sanitari e lo sforzo messo in campo dalla stessa Regione ciò che riguarda l’attivazione dei servizi alternativi come le Unità di continuità assistenziale territoriale (UCAT), esprime forti dubbi per quanto riguarda l’apertura dei Centri semiresidenziali ex art. 26 e i Centri diurni integrati per anziani, persone affette da demenza e persone con disabilità, già a partire dal 14 aprile 2020.
I nostri timori, dichiarano dalla Fish Campania, sono riconducibili al fatto che ad oggi ci troviamo ancora in una situazione emergenziale, dove le persone con disabilità, soprattutto quelle con disabilità intellettiva e del neuro-sviluppo, sono esposte ancora di più al rischio di contagio. Tutti noi stiamo facendo grandi sacrifici, ma riavviando tutte le prestazioni socio-sanitarie, senza mettere in campo misure di prevenzione, potrebbero annullarsi qualora in modo inconsapevole si potessero innescare possibili casi di contagio, come è accaduto in Lombardia.

 La richiesta 
Per poter ripartire dal 14 aprile, la Fish Campania ha proposto al Presidente De Luca con una nota inviata lo scorso 13 aprile, di procedere con:
– la somministrazione regolare di test diagnostici a scopo preventivo a tutti gli operatori, le persone con disabilità e le loro famiglie, a prescindere dal riscontro di un operatore o di una persona disabile e/o familiare positivo al coronavirus;
la distribuzione di DPI alle strutture pubbliche e private convenzionate, per anziani e disabili, agli operatori, alle persone con disabilità e alle loro famiglie.
formare tutti gli operatori, persone con disabilità e le loro famiglie per quanto riguarda le procedure da rispettare in materia di prevenzione;
sanificare tutti i luoghi frequentati dalle persone con disabilità e dagli operatori.
L’attivazione di queste misure andrebbe a tutelare le persone con disabilità, le famiglie, gli operatori delle Cooperative e dei Centri di riabilitazione. Senza questi provvedimenti, rincalzano dalla Federazione, chiediamo il rinvio del Decreto n.83 a quando l’emergenza da COVID-19 entrerà nella cosiddetta FASE 2, molto probabilmente a maggio.
La Fish Campania si augura che la Regione Campania metta in campo tutte le misure di prevenzione possibili per garantire che l’erogazione dei servizi possa avvenire in totale sicurezza, al contrario di come purtroppo è avvenuto in altre Regioni come la Lombardia e non demandando tutta la responsabilità alle famiglie delle persone con disabilità e a agli enti gestori dei servizi socio-sanitari.
Napoli 15/04/2020

Il Presidente, Daniele Romano

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