Un percorso che ha accompagnato la “fase 1” di questa emergenza da coronavirus. E così mentre speranzosamente si tenta di uscire dal momento più buio e critico di questa epidemia si concude anche il percorso letterario del Decameron 2.0 proposto dalla Biblioteca diocesana San Tommaso d’aquino della Diocesi di Alife-Caiazzo.
Una proposta che nel concitato momento dell’emergenza, della paura, del panico da “cosa faremo in casa per tutto questo tempo?” ha rappresentato un sereno e generoso spaccato di condivisione, al termine di ogni giornata con ben due letture via web (alle 19 e alle 21) di opere letterarie da parte di lettori volontari che hanno risposto prontamente all’appello del direttore Luigi Arrigo (sulla pagina Facebook o sul canale YouTube).
Un’idea semplice ma non di certo scontata: prendere in esame pagine antiche o moderne (orginale anche la partecipazione a Dantedì) e riproporle leggendole da casa ad altri utenti della rete anch’essi comodamente seduti in casa…con un picco di particolare emozione per la lettura dedicata a Luis Sepulveda in occasione della morte dello scrittore cileno (un momento già programmato ancor prima che lo scrittore venisse attaccato da Coronavirus).
Iniziativa che è valsa il plauso della Regione Campania che alcuni giorni fa, dopo aver scorto il lavoro della Biblioteca anche attraverso la visibilità che i media nazionali vi hanno riservato, ha inviato al Direttore una nota di merito per questo impegno nella cultura e per la cultura durante il difficile periodo della quarantena.
Un positivo segno di riconoscimento alla Diocesi di Alife-Caiazzo per uno dei suoi maggiori servizi di cultura al territorio.
Il Decameron 2.0 volge al termine. Domani sera alle 21.00, in diretta sui canali social della Biblioteca diocesana ci sarà uno speciale saluto da parte di alcuni animatori di questo format, ma senza andare “in ferie”. Perché già si lavora all’iniziativa de Il Maggio dei Libri (evento nazionale) in cui anche quest’anno (ma nella modalità virtuale) si inserirà la Bibloteca matesina.
