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Coronavirus. In Campania la provincia di Caserta è a zero contagi. 2mila euro alle attività rimaste chiuse durante l’emergenza

Tensione ancora alta ma i numeri degli ultimi giorni fanno pensare che l'Italia è a buon punto e che tanti sacrifici sono serviti. A Milano chiude una terapia intensiva del Niguarda

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Luca Fattore – È di due giorni fa la decisione di ridurre il numero delle conferenze stampa settimanali della Protezione Civile. Come annunciato da Borrelli, i dati sanitari hanno imposto una rimodulazione della presenza in tv, con un punto stampa due volte a settimana, mentre la massima trasparenza sui dati giornalieri viene ora garantita mediante pubblicazione sul sito www.protezionecivile.gov.it.

Difatti, è stabile l’aumento dei contagi e confermata la riduzione dei ricoveri a livello nazionale, tanto che a Milano chiude una delle terapie intensive del Niguarda. “È un piccolo passo, ma importantissimo”, l’annuncio sulla pagina Facebook dell’ospedale milanese.L’emergenza non è terminata e non possiamo assolutamente abbassare la guardia. Ma una prima buona notizia c’è.

Stabile la discesa anche in Campania, con 4.074 positivi totali (l’8% dei tamponi effettuati), 397 dei quali in provincia di Caserta, dove si registrano zero nuovi contagi per la seconda volta negli ultimi tre giorni, con i positivi attuali che scendono a 237.

 La prudenza del governatore Vincenzo De Luca 
“Avremmo tutti piacere a riaprire domattina tutto, ma dobbiamo essere responsabili ed evitare per un eccesso di fretta di aprire domani e di chiudere di nuovo tra due settimane”, ammonisce il governatore campano De Luca a chi sollecita la riapertura di attività come forniture di cibo da asporto o librerie.
Non lo abbiamo consentito, non per ragioni di cattiveria, ma per evitare quanto più possibile assembramenti. Abbiamo deciso, allo stesso tempo, di dare, unica Regione in Italia, un contributo di 2mila euro a queste e a tutte le altre attività che sono rimaste chiuse. Stiamo, comunque, ragionando in queste ore di anticipare l’apertura delle attività in questione, ovviamente con le massime tutele possibili. Ma la decisione la prenderemo sulla base dell’andamento dell’epidemia.” È tempo di fare “non le cose più comode e facili, ma le cose più giuste e necessarie”, chiude De Luca.

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