Campania blindata nella giornata di ieri, la prima dopo il DPCM del 26 marzo che ha consentito il primo rientro facilitato dei tanti cittadini campani rimasti fuori regione in osservanza del divieto di ingresso. Rientri motivati da motivi urgenti e determinanti, tra cui la “residenza” in Campania (è accaduto soprattutto agli studenti e a tanti lavoratori fuori sede di rimanere bloccati nelle proprie abitazioni). Per tutti, resta ugualmente la necessità di comunicare il rientro alle Asl di appartenenza e di osservare un periodo di isolamento dmiciliare di 14 giorni.
Stazioni ferroviarie, caselli autostradali e aeroporto di Capodichino presidiati dalla Forze dell’Ordine, quali luoghi nevralgici per cogliere e capire il flusso dei rientri.
La Regione Campania, in serata, ha informato che nella giornata di ieri sono stati registrati 1.706 passeggeri; tutti sottoposti a misurazione della temperatura corporea. A 15 di questi è stata rilevata una temperatura pari o superiore ai 37.5ºC.
Le valutazioni mediche condotte sul momento hanno indotto tuttavia ad effettuare test rapidi su 320 persone, di cui 19 sono risultate positive.
Sui tamponi effettuati, 3 sono risultati negativi.
La momento però solo meno della metà dei rientrati ha segnalato la propria presenza sul territorio campano all’Asl: sono 598 coloro che si sono “denunciati”. Si spera che nella giornata odierna, oltre al numero dei nuovi rientri, cresca anche quello dei cittadini che responsabilmente comunicheranno alla sanità campana di essere nuovamente a casa.
E che siano i bentornati!