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Castel di Sasso. Cosa accade nel Mezzogiorno dopo il ritorno di Ferdinando I sul trono? IL LIBRO

Il libro di Nicola Santacroce verrà presentato domenica prossima, 27 settembre alle 17.00 a Castel di Sasso

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“La libertà che guida il popolo” di Eugène Delacroix

Giovanna Corsale – Dalla sinergia tra il Comune di Castel di Sasso, la Pro Loco “La Castellana” e l’Associazione Storica del Caiatino trae origine l’evento culturale in programma per domenica prossima, 27 settembre alle 17.00. Si tratta della presentazione del libro Le elezioni per il Parlamento Nazionale del 1820 in Terra di Lavoro e Decio Coletti, realizzato da Nicola Santacroce e con la prefazione del professore Felicio Corvese. Lo storico Santacroce continua a regalare ai suoi lettori opere di spessore, frutto di una vocazione decisa alla ricerca, finalizzata a ricostruire l’identità di una terra ricca di fermenti.

Il dibattito si svolgerà nella piazza di Cisterna, frazione di Castel di Sasso, e nel caso di condizioni meteo avverse ci si sposterà negli spazi dell’ex chiesa di Strangolagalli. A moderare l’incontro Ilaria Cervo, presidente dell’Associazione del Caiatino; interverranno, oltre all’autore, il professore Nicola Terracciano, presidente del comitato di Caserta dell’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano; la professoressa Anna Poerio Riverso, presidente dell’Associazione culturale “Alessandro Poerio”; il professore Luca Pannone, autore del monumento in onore di Decio Coletti.

 Cenni sul libro 
Cosa accade nel Mezzogiorno all’indomani del ritorno sul trono di Ferdinando I, dopo il Congresso di Vienna del 1815? Il lavoro di ricerca portato avanti da Nicola Santacroce parte da qui, per focalizzarsi sugli effetti della ‘politica della Restaurazione’ posta in essere da Ferdinando I, da intendere come “ritorno all’assolutismo monarchico“. La conseguenza fu il malcontento della gente del Sud, che “sfociò nella rivoluzione incruenta del luglio 1820 in Terra di Lavoro e guidata dalla Carboneria”. Ciò che i rivoluzionari chiedevano era una Costituzione, richiesta che determinò una reazione perentoria da parte del Re, il quale “revocò la Costituzione determinando pertanto la fine del governo costituzionale che ebbe soltanto otto mesi di vita”. (Recensione di Marisa Isotti in Almanacco 2019)

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