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Covid in Campania e nel Matese. Il report dai Comuni

In attesa del nuovo Dpcm sale lo scontro tra le istituzioni: da più parti si solleva la richiesta di misure "nazionali", ma il Governa sempra essere orientato su una maggiore disitribuzione di responsabilità alle Regione

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Italia col fiato sospeso in attesa delle prossime decisione di Governo sulle restrizioni da decretare per scongiurare ancora aumenti di positività al Covid19.
Il Paese continua a restare diviso tra chi si attende una chiusura totale e tra chi opterebbe per misure regionali o a comparti; è braccio di ferro tra i Governatori delle regioni e il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte: dai primi la richiesta di misure sull’intero territorio nazionale, mentre dal Governo la spinta a decisioni su misura e nelle responsabilità delle Regioni. Divergenza che si riflette tra cittadini, ma anche nel mondo del lavoro e della scuola e ancor di più tra forze politiche di ogni livello.

A prevalere, in questa scena a più cori, è la voce dei medici: diversi ordini regionali, o cimunque un elevato numero di professionisti, chiedono misure severe, blocchi totali per arginare un contagio che rischierebbe tra poche settimane di far saltare l’efficienza delle terapie intensive.
Ore concitate di lavoro non solo per i medici in corsia e nei pronto soccorso, ma anche per le Dirigenze sanitarie e gli imprenditori del settore alle prese con l’installazione di nuovi posti letto, nuovi moduli provvisori all’esterno dei nosocomi per far fronte alle crescenti esigenze della popolazione affetta da Covid19.
Non sempre (o quasi mai) è la gravità dei pazienti risultati positivi a tenere in scacco il sistema sanitario, ma l’impossibilità – vista la presenza massiccia di quanti richiedono assistenza – di seguire ogni altro caso ed altre normali emergenze, e come già accaduto, di dover bloccare ricoveri e interventi di routine altrettanto indispensabili.
A scacchiera il disagio si sta riflettendo sull’intero territorio nazionale coinvolgendo grandi e piccoli centri.

Matese, Ospedale Civile e report dai Comuni
Incessante l’attività presso l’Ospedale civile Agp di Piedimonte Matese dove personale medico e infermieristico vivono quotidianamente l’arrivo di casi sospetti o casi accertati: accessi fin’ora proporzionati alla densità di popolazione del territorio, ma ugualmente elevati rispetto alla media.
A far registrare il maggior numero di casi positivi è proprio la città di Piedimonte Matese che, stando ai dati Asl ufficializzati ieri, conta 52 cittadini affetti da Covid.
Sul territorio, segue Alife con 18 casi; Caiazzo con 15; Alvignano con 14 cittadini attualmente affetti positivi.

→ SCARICA I DATI DI TUTTI I COMUNI aggiornati alle 14.00 del 1 novembre

Un caso particolare è quello di Castel Campagnano (1600 abitanti circa) che conta ben 38 positività, ma si tratta di un numero connesso alla presenza sul territorio del Centro L’Oasi, struttura di accoglienza e riabilitazione per disabili.
Nel territorio alto casertano che fa capo alla Diocesi di Alife-Caiazzo apprensione anche per la Casa Albergo per Anziani “Le Ginestre” con sede a Castel di Sasso: nel piccolo comune di Monte Maggiore i positivi attualmente registrati dall’Asl sono 5.
Ed è sempre sul fronte di Monte Maggiore che l’attenzione si focalizza su piccole e medie aziende agricole (sono diverse le aziende bufaline) o di trasformazone alimentare dove confluiscono lavoratori non solo del territorio ma anche dai centri più popolosi dell’area casertana: i casi registrati nelle ultime ore rischiano di mettere a dura prova la produzione e il commercio locali e l’intera filiera connessa.
PIccoli e grandi campanelli d’allarme che fanno pensare quanto sia necessario, ad oggi, non solo l’utilizzo di ogni precauzione (mascherina, igienizzanti e distanze), ma anche ridurre al minimo ogni forma di contatto.
E non serve un Decreto per decidere di applicare buon senso e maggior rigore nei propri comportamenti se il fine di ogni azione resta la tutela della salute personale e pubblica.
Ieri la notizia della morte del medico oculista Paolo Melenchi, originario di Sant’Angelo d’Alife ha suscitato non poco sgomento nella comunità matesina che ben conosceva la professionalità dell’uomo attualmente residente a Caserta. A soli 54 anni il Covid gli ha procurato gravi disagi respiratori ed è deceduto presso il Covid Center di Maddaloni dove affluisce gran parte dei pazienti del territorio provinciale.

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