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Alto Casertano / Matese. Ristoratori locali, le proposte a De Luca per “mantenere accesa la fiamma”

Una connessione tra entroterra e Regione, misure economiche più giuste e immediate le principali richieste che l'Associazione dei ristoratori del Sannio e dell'Alto Casertano, rappresentati da Franco Pepe, avanzano ai vertici regionali

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Giovanna Corsale – In un clima di tensioni, che allo stato dei fatti sta condizionando le vite di tutti e che scaturisce dal dilagare imperterrito del Virus, c’è chi, non solo non si è arreso, ma ha deciso di reagire con positività. Si tratta dei ristoratori del Sannio e Alto Casertano, i quali hanno scelto di seguire una linea morbida, quella del dialogo e della condivisione, quella dell’unione che fa la forza. Mettono insieme le loro voci, diverse ma avvicinate dalla volontà di ricevere risposte alle esigenze di un settore che rischia di indebolirsi e soprattutto nei comuni di dimensioni inferiori come quelli dell’entroterra matesino e altocasertano.
Una connessione permanente tra entroterra e regione è la richiesta principale sottoposta all’attenzione dei vertici regionali dai ristoratori dell’Associazione di Sannio e Alto Casertano, per tramite di una delegazione rappresentati dal presidente Christian Colella, dal responsabile Marco Dell’Ungaro, dal consulente finanziario della Sef S.A.S. Errico Formichella e dal portavoce Franco Pepe. Nel corso dell’incontro con l’onorevole Bruno Cesario, dirigente del Gabinetto del Presidente della Regione Vincenzo De Luca, a emergere diverse proposte da parte dei ristoratori, come l’applicazione di misure di sostegno economiche che siano giuste e immediate da portare al vaglio del Governo centrale; una premialità economica alle attività che momentaneamente sospendono l’attività, anticipando il lockdown; instaurare un dialogo diretto con Regione, Governatore e i vari uffici o Task Force.
Maggiore lungimiranza e più tutele da garantire a un settore fortemente “rappresentativo di un territorio unico nel suo genere”, e che pur non sottraendosi agli enormi sacrifici imposti dal momento storico non potrebbe sopravvivere a una nuova chiusura. È Franco Pepe a farsi interprete e veicolo di una preoccupazione che accompagna tutti coloro che lavorano nella ristorazione, in particolare nelle zone interne della Campania, che risultano le più penalizzate. Non polemica, ma la ferma volontà di “essere più presenti“, è quanto chiedono le aziende di ristorazione e lo fanno scegliendo di essere mediate da Franco Pepe, una delle principali icone dell’artigianato e della cultura enogastronomica altocasertani e testimone di un Made in Italy che si distingue per bontà, originalità, storia e passione.

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