Giovanna Corsale – In un clima di tensioni, che allo stato dei fatti sta condizionando le vite di tutti e che scaturisce dal dilagare imperterrito del Virus, c’è chi, non solo non si è arreso, ma ha deciso di reagire con positività. Si tratta dei ristoratori del Sannio e Alto Casertano, i quali hanno scelto di seguire una linea morbida, quella del dialogo e della condivisione, quella dell’unione che fa la forza. Mettono insieme le loro voci, diverse ma avvicinate dalla volontà di ricevere risposte alle esigenze di un settore che rischia di indebolirsi e soprattutto nei comuni di dimensioni inferiori come quelli dell’entroterra matesino e altocasertano.

Maggiore lungimiranza e più tutele da garantire a un settore fortemente “rappresentativo di un territorio unico nel suo genere”, e che pur non sottraendosi agli enormi sacrifici imposti dal momento storico non potrebbe sopravvivere a una nuova chiusura. È Franco Pepe a farsi interprete e veicolo di una preoccupazione che accompagna tutti coloro che lavorano nella ristorazione, in particolare nelle zone interne della Campania, che risultano le più penalizzate. Non polemica, ma la ferma volontà di “essere più presenti“, è quanto chiedono le aziende di ristorazione e lo fanno scegliendo di essere mediate da Franco Pepe, una delle principali icone dell’artigianato e della cultura enogastronomica altocasertani e testimone di un Made in Italy che si distingue per bontà, originalità, storia e passione.