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Piedimonte Matese. Progetti per la cittadinanza digitale all’Istituto Industriale. I nuovi percorsi di educazione civica

Per cittadinanza digitale s’intende la capacità di un individuo di avvalersi consapevolmente e responsabilmente dei mezzi di comunicazione virtuale: nell'Istituto matesino parte il progetto per la classi II e III. Videoconferenze, laboratori, confronti per acquisire contenuti e per imparare a svilupparli tecnicamente

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Angela Cinotti – La cittadinanza digitale è uno dei nuclei tematici a cui fanno riferimento le Linee Guida per l’insegnamento dell’educazione civica, reintrodotta da quest’anno scolastico come insegnamento multidisciplinare e trasversale nelle scuole di ogni ordine e grado.

Per cittadinanza digitale s’intende la capacità di un individuo di avvalersi consapevolmente e responsabilmente dei mezzi di comunicazione virtuale; consapevoli di come questa capacità debba essere sviluppata in giovani che, per il fatto di essere nativi digitali, ritengono di essere abili a muoversi sul web e a difendersi dalle insidie che questo può nascondere, i docenti dell’Istituto industriale hanno pensato di coinvolgere tutte le classi seconde e le terze dell’ indirizzo informatica in percorsi di educazione civica mirati a migliorare le competenze per l’approccio e l’utilizzo di questi mezzi ma nello stesso tempo a dare consapevolezza dei rischi e delle insidie che l’ambiente digitale comporta nonché delle conseguenze sul piano concreto di un suo uso distorto o improprio.

In questo percorso rientra il doppio appuntamento dell’11 e del 15 dicembre prossimi delle classi terze impregnate in due incontri in videoconferenza sul tema “Bullismo e cyberbullismo, chi li pratica e chi li subisce” tenuti dalla dott.ssa Margot Zanetti, criminologa clinica. Saranno affrontati il tema del bullismo e delle varie forme di violenza che esso esercita, il cyberbullismo, il profilo del bullo e della vittima, le conseguenze sulla vittima, le tecniche di neutralizzazione, l’importanza dell’empatia e dell’ascolto empatico nella comunicazione ed anche le implicazioni penali del bullismo.

Un altro percorso collegato allo sviluppo di competenze per la conoscenza e l’uso consapevole dell’ambiente digitale è la partecipazione di 2 classi prime e una seconda, nella settimana dal 7 al 13 dicembre, all’iniziativa “L’ora del codice” rientrante nel progetto Programma il Futuro che dal 2014 ha portato in Italia la manifestazione The hour of code nata negli Stati Uniti nel 2013 con lo scopo di far svolgere agli studenti almeno un’ora di programmazione in ogni scuola del mondo.

Da allora milioni di studenti di ogni ordine di scuola in tutto il mondo si uniscono per celebrare la Computer Science Education Week. Si tratta di lezioni della durata di un’ora che si propongono di avviare al pensiero computazionale mediante attività laboratoriali semplici e coinvolgenti che possono essere svolte con qualunque tipo di device. Sono laboratori di vario genere che riguardano come creare una storia o inventare un gioco ispirandosi a beniamini del cinema di animazione, dei videogames o di un classico come Star Wars ma anche laboratori per lo sviluppo di App. Un altro scopo dell’iniziativa è quello di favorire l’approccio delle studentesse alle discipline STEM.

La prima attività è stata svolta ieri 9 dicembre, ha riguardato lo sviluppo di APP ed ha riscosso grande successo tra gli alunni.

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