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E tu, dove vivi? Tutti i progetti di Servizio Civile nei comuni del Matese e dell’Alto Casertano

"Con l'Italia che non si arrende" è lo slogan scelto per il progetto di Servizio Civile Universale 2020/2021, al quale aderiscono diversi comuni del territorio. Le domande vanno inviate entro le ore 14.00 del 15 febbraio prossimo

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Annamaria Gregorio – “Con l’Italia che non si arrende” è lo slogan scelto per promuovere il Bando del Servizio Civile Universale 2020/21, che impegnerà 55.793 operatori volontari in Italia e all’Estero, di età compresa dai 18 ai 28 anni. Una preziosa occasione di aggregazione e un momento di integrazione, per una esperienza che potrebbe cambiare la vita. La domanda scadrà alle ore 14.00 del 15 febbraio 2021.

 Cos’è il Servizio Civile? 
Il Servizio Civile Universale consiste nell’impegno, per un periodo di 8 o 12 mesi, in incarichi di assistenza o di utilità sociale o di promozione culturale, e può essere svolto sia a livello nazionale o regionale e, dal 2017, anche a livello internazionale, relativamente al bando a cui si è scelto di partecipare, appositamente emanato da un ente pubblico, o da un’associazione, regolarmente accreditati, e che prevede determinati e specifici requisiti.
 Come fare… 
Gli aspiranti operatori volontari, preventivamente iscrittisi al sistema SPID, devono presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on Line (DOL) raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo domandaonline.serviziocivile.it dove, attraverso un semplice sistema di ricerca con filtri, è possibile scegliere il progetto per il quale avanzare la candidatura tra tutti quelli previsti dal Bando. Quest’anno è prevista una quota riservata ai GMO, “Giovani con Minori Opportunità”, ossia quella categoria di ragazzi che, per motivi diversi connessi alla propria specifica condizione, incontrano maggiore difficoltà a sentirsi cittadini attivi, a provare interesse per la vita sociale, ad affrontare il percorso di ricerca per accedere al mondo del lavoro: giovani con bassa scolarizzazione (licenza terza media), o disabili, o con difficoltà economiche (ISEE inferiore o pari a 10.000 euro).

Scegli il tuo progetto all’indirizzo scelgoilserviziocivile.gov.it/cerca-il-progetto

 I Progetti nei comuni del territorio di Alife-Caiazzo

Ailano
3 progetti Pro loco Ailano (allegato); (allegato) (allegato)

Alife
• Comune di Alife (qui il link)

Alvignano
• Comune (qui il link)
• Protezione civile Anpas (allegato)
• Vo.Ce (allegato)

Baia Latina
• 2 progetti Comune (allegato); (allegato)
• Pro Loco Amici del Volturno (allegato)
• Pro Loco del Trivice (allegato)

Caiazzo
Comune di Caiazzo
(qui il link)
• 2 progetti Associazione Pro Loco “Marcuccio” (allegato); (allegato)
• Centro Madre Claudia (allegato)

Castel Campagnano
• Comune di Castel Campagnano (qui il link)
• 4 progetti (allegato); (allegato); (allegato); (allegato)

Castello del Matese
• 3 progetti Comune di Castello del Matese (allegato); (allegato); (allegato)

Castel di Sasso
• 2 progetti Comune di Castel di Sasso (allegato); (allegato)
• 2 progetti Pro Loco “La Castellana” (allegato); (allegato)

Dragoni
• Comune di Dragoni (qui il link progetto Innovazione urbana); (qui il link progetto Percorsi tra arte e cultura)

Formicola
• Comune di Formicola (allegato)

Gioia Sannitica
• 2 progetti Pro Loco Gioiese (allegato); (allegato)

Letino
• 4 progetti Comune di Letino (allegato); (allegato); (allegato); (allegato)
• 3 progetti Associazione Pro Loco Letizia (allegato); (allegato); (allegato)

Liberi
• Comune di Liberi (qui il link)

Piana di Monte Verna
• Comune di Piana di Monte Verna (qui il link); (allegato)

Piedimonte Matese
• Cooperatori Salesiani (allegato)

Pontelatone
• 4 progetti Pro Loco “La Trebulana” (allegato); (allegato); (allegato); (allegato)
• 3 progetti Pro Loco Pontelatone (allegato), (allegato); (allegato)

Prata Sannita
• Comune di Prata Sannita (allegato)

Raviscanina
• 4 progetti Comune di Raviscanina (allegato); (allegato); (allegato); (allegato)

San Gregorio Matese
• 2 progetti Comune di San Gregorio Matese (allegato); (allegato)

San Potito Sannitico
• Comune di San Potito (allegato); (allegato)
• Pro Loco San Potito Sannitico (allegato)

Sant’Angelo d’Alife
• 9 progetti Comune di Sant’Angelo (allegato); (allegato); (allegato); (allegato); (allegato); (allegato); (allegato); (allegato); (allegato)
• Pro Loco Santangiolese (allegato)

Valle Agricola
• 3 progetti Comune di Valle Agricola (allegato); (allegato); (allegato).

 Un po’ di storia… 
Introdotto con la legge 15 dicembre 1972, n. 772, il Servizio Civile fu inizialmente previsto come alternativa al servizio militare di leva in Italia e riservato esclusivamente a coloro che si fossero dichiarati Obiettori di Coscienza (OdC, così infatti erano chiamati quelli che si rifiutavano di prestare servizio di leva per motivi personali, umanitari o religiosi); durava otto mesi di servizio in più, rispetto al periodo di servizio che si sarebbe svolto nell’arma di appartenenza. Non fu facile istituzionalizzare la nuova figura degli obiettori di coscienza. La scelta del servizio civile sostitutivo implicava alcune limitazioni, tra cui l’impossibilità di ottenere porto d’armi, e impediva di svolgere qualsiasi lavoro che comportasse l’utilizzo delle armi, come ad esempio il vigile urbano, la guardia giurata, oltre ovviamente ad impedire la carriera nelle forze armate italiane e nelle forze di polizia italiane, incluso il corpo nazionale dei vigili del fuoco. Negli anni 80, con la sentenza n. 164 del 1985, la Corte costituzionale per la prima volta affermò la pari dignità del servizio civile a quello militare, riconoscendo anche al primo la funzione di difesa della patria, anche se perseguita con modalità diverse; con la sentenza n. 470 del 1989 dichiarò l’illegittimità costituzionale dell’art. 5 comma 1 della legge n. 772/1972, nella parte in cui si stabiliva la durata del servizio civile superiore di 8 mesi a quella del servizio militare.

La legge 230/98 riconobbe, così, l’obiezione al servizio militare a coloro che “nell’esercizio del diritto alle libertà di pensiero, coscienza e religione riconosciute dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e dalla Convenzione internazionale sui diritti civili e politici, opponendosi all’uso delle armi, non accettavano l’arruolamento nelle Forze armate e nei corpi armati dello Stato”, obbligando costoro ad adempiere gli obblighi di leva prestando, in sostituzione del servizio militare, un servizio civile. E fu istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri,  l’Ufficio  nazionale  per il servizio civile. Con la legge 6 marzo 2001 n. 64 venne istituito il Servizio Civile Nazionale, qualificandolo non più come alternativo e sostitutivo del servizio di leva obbligatorio. Venne inizialmente avviato in fase sperimentale e riservato esclusivamente alle donne ed agli uomini inabili alla leva di età fino ai 26 anni. Il d.lgs 5 aprile 2002, n. 77, che ne regolamentò la disciplina, innalzò anche l’età massima fino ai 28 anni. La sentenza della Corte Costituzionale 16 luglio 2004 n. 228 confermò che il dovere costituzionale dei cittadini della difesa della patria potesse venire svolto in maniera equivalente, con modalità diverse e/o estranee alla difesa militare. Nel 2004 presso la Presidenza del Consiglio dei ministri fu istituito un “Comitato di consulenza per la difesa civile non armata e nonviolenta” (DCNAN). La legge 23 agosto 2004, n. 226 che determinò la sospensione alle chiamate al servizio militare di leva in Italia, trasformò il servizio civile nazionale come esperienza autonoma e slegata dagli obblighi militari, venendo quindi ad essere accessibile anche a tutti i cittadini di sesso maschile che non avessero prestato il servizio militare. Nel 2005 venne sospeso il servizio di leva obbligatorio, mentre proseguì il percorso di crescita del servizio civile su base volontaria. Della gestione e coordinamento a livello nazionale se ne occupa – a partire dal 2012 il Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale.

La circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale del 23 settembre 2013 ha stabilito delle norme in tema dell’accreditamento in tema degli enti pubblici. Nel 2017, con il decreto legislativo n. 40, il servizio civile da nazionale diventa universale, con l’obiettivo di renderlo un’esperienza aperta a tutti i giovani che desiderano farla. E, in attuazione di quanto previsto dalla riforma del 2017, ogni singolo progetto è parte di un più ampio programma di intervento che risponde ad uno o più obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. L’11 dicembre 2020 è stata istituita, con direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri, la “Giornata nazionale del Servizio civile universale”, fissata per il 15 dicembre di ogni anno, al fine di attribuire un adeguato riconoscimento al meritevole impegno e dedizione di tutti i giovani che partecipano all’attuazione del servizio civile universale, anche con riferimento al ruolo svolto per il conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile enunciati nell’Agenda 2030 dalle Nazioni Unite. (Fonte Wikipedia)

 

 

 

 

 

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