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Covid-19 in Campania, aumento esponenziale dei casi nella Scuola. A Treglia (Pontelatone) stop alle Messe

Sono 2280 i casi di positività registrati in ambiente scolastico tra il 25 gennaio e il 4 febbraio. Attese per martedì prossimo le nuove decisioni della Regione Campania in base all'andamento epidemiologico. Affollamenti eccessivi nei luoghi pubblici e bar aperti anche dopo le 18,00 in violazione delle norme previste per la zona gialla

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La ripresa delle attività didattiche in presenza ha fatto gradualmente registrare un incremento dei casi di positività al Covid19 in ambito scolastico: sono 2280 i casi registrati dal 25 gennaio al 4 febbraio: 573 casi nella fascia da 0 a 5 anni; 617 in quella da 6 a 10 anni; 351 per i ragazzi dagli 11 ai 13 anni; 739 per la fascia dai 14 ai 19 anni. Lo ha reso noto ieri, il presidente della Regione Vincenzo De Luca nel consueto report del venerdì.
A preoccupare è soprattutto la fascia di età maggiore, quella dei ragazzi che frequentano le scuole superiori, che si spostano da un comune all’altro e che risultano meno controllati nella mobilità quotidiana (guarda il video).

I casi nel Matese e nel Monte Maggiore  Per quanto riguarda il territorio matesino, esattamente la città di Piedimonte Matese dove giornalmente confluiscono centinaia di studenti dai comuni limitrofi si segnalano dal 1 febbraio, giorno della ritorno in classe dei più grandi, animati capannelli di giovani per le strade in prossimità di bar e locali e agli ingressi degli Istituti: una vivacità sociale difficile da gestire e controllare e che facilmente possiamo immaginare moltiplicata in contesti ancor più popolosi della Campania.
Nel frattempo sul territorio si assiste a temporanei isolamenti di singole classi di scuole elementari e medie, ossia quei ragazzi rientrati da più tempo in presenza e quindi con maggiori occasioni di contatti sociali: è il caso di Alife, Piedimonte Matese, Gioia Sannitica…
A Sant’Angelo d’Alife invece, il sindaco Michele Caporaso con Ordinanza n.621/2021 del 31 gennaio ha disposto la chiusura di tutte le scuole presenti nel territorio comunale (fino a data da destinarsi) a causa della ripresa dei contagi quindi alunni nuovamente in Didattica a distanza. Stessa situazione per il limitrofo comune di Raviscanina dove il primo cittadino Ermanno Masiello con Ordinanza n. 464 del 2 febbraio ha ugualmente disposto la sospensione delle attività scolastiche in presenza…
In entrambi i casi si tratta di piccole comunità, la prima di 2250 abitanti circa, la seconda di 1250 unità dove ieri l’Asl Caserta ha registrato 13 casi di positività a Sant’Angelo e 7 a Raviscanina: numeri in attesa di essere “rafforzati” a fronte dei tamponi eseguiti nelle ultime ore essendo coinvolta in questa nuova fase di contagi la popolazione scolastica e quindi un maggior numero di nuclei familiari.
Attenzione alta anche sulla frazione di Treglia nel comune di Pontelatone dove vivono circa 300 persone: siamo in uno dei paesini del Monte Maggiore dove la popolazione sia per motivi di lavoro che di studio o di servizi in genere, gravita maggiormente nell’area di città quali Capua, Santa  Maria Capua Vetere, Caserta…: il numero ufficiale dei positivi registrati dall’Asl Caserta è pari ad 11 unità ma si resta con il fiato sospeso in attesa di nuovi risultati nelle prossime ore; intanto dai confronti tra il commissario prefettizio, viceprefetto Savina Macchiarella e il parroco don Paolo Vitale è emersa la decisione di chiudere temporaneamente la piccola chiesa del borgo abitualmente frequentata dalla popolazione, in particolare dagli anziani…

>> Scarica il report dell’Asl Caserta del 5 febbraio 2021

Le decisioni sulla scuola in Campania  “Ci troviamo a un bivio: facciamo il lavoro di prevenzione, avendo davanti agli occhi dei dati che sono pesanti e ci preoccupiamo che questi dati non si estendano in maniera esponenziale alle scuole, alle famiglie e poi a tutti i cittadini” le parole di Vincenzo De Luca ieri pomeriggio, “o decidiamo di rimanere passivi e di intervenire fra un mese quando magari avremo le terapie intensive già ingolfate di pazienti che lottano tra la vita e la morte. Questa è l’alternativa che abbiamo di fronte nelle prossime ore: intervenire oggi sulla base di quei dati preoccupanti e fare da subito un lavoro di prevenzione o intervenire tra un mese con il rischio concreto di avere nel frattempo mille morti in più”.
È attesa per martedì prossimo la decisione del Governo regionale sulle attività scolastiche.
Ma se il governatore De Luca, punta il dito sulla forzatura del Ministero dell’Istruzione alla riapertura delle scuole parlando di pressione sui Dirigenti e di conseguenza sul rischio che si sta correndo convogliando ragazzi e giovani negli edifici scolastici, altrettanta polemica è nei confronti della Regione Campania circa la gestione dei trasporti e il loro scarso potenziamento alla ripresa della didattica in presenza.

Sindaci e Forze dell’Ordine non pervenuti  Un altro fronte di accesa discussione si apre però all’unanimità sul mancato controllo pubblico da parte di Polizie municipali e Forze dell’Ordine e sulla diretta responsabilità dei Sindaci: è il caso degli affollamenti – e ancora una volta sotto i riflettori finiscono soprattutto i giovani – che si registrano nelle piazze e nei bar talvolta aperti anche dopo le 18.00, orario limite consentito in zona gialla.
Atteggiamenti leggeri che feriscono la responsabilità di quanti (dirigenti scolastici, personale sanitario, commercianti, sacerdoti…) hanno lavorato e sono impegnati ancora perché siano tutelate la salute e la vita di tutti. Diversamente, come del resto è sotto gli occhi di tutti, stiamo vivendo l’esperienza di veder vanificare domani lo sforzo compiuto da qualcuno oggi. A fronte dell’esperienza maturata in questi mesi in cui è stato chiaro a tutti quanto sia necessario salvarsi insieme, impariamo a nostre spese la lezione che ogni positivo al covid che si aggiunge alla lunga lista è un segno “meno” rispetto al nostro crescere in termini di civiltà e corresponsabilità.

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