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Crollo nel sito Trebula Balliensis. Pronto il piano di interventi da inviare in Regione

Visto l'interessamento di più parti politiche, il programma sarà inviato alla Regione Campania in attesa dei finanziamenti necessari al ripristino del sito

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Giovanna Corsale – Il crollo di una parte della cinta muraria che perimetra Trebula Balliensis, sito archeologico ubicato a Treglia, frazione del comune di Pontelatone, determinato dalle forti piogge (leggi qui) è divenuto oggetto di un confronto aperto che coinvolge non solo i rappresentanti di diverse forze politiche, ma anche storici e cultori di archeologia accomunati da un radicato interesse nei confronti delle ‘superstiti tessere’ dell’Ager Trebulanus romano e pre-romano, che si estendeva al di là dei confini di Pontelatone comprendendo anche i comuni di Formicola, Castel di Sasso e Liberi.

Lo scorso 2 febbraio il sopralluogo, al quale hanno partecipato il Commissario Prefettizio viceprefetto Savina Macchiarella, il Comandante della Polizia Locale, il Responsabile dell’Ufficio Tecnico comunale, il Soprintendente per i Beni Archeologici per le province di Caserta e Benevento, grazie al quale sono stati individuati i punti che richiedono un intervento tempestivo per il recupero del sito. Le rappresentanze presenti all’ispezione si sono ritrovate venerdì scorso (5 febbraio) presso la sede municipale di Pontelatone, per mettere su carta un cronoprogramma di interventi urgenti da trasmettere ai vertici in Regione con l’obiettivo di ottenere le risorse finanziarie necessarie per la loro messa a punto.

In programma anche un Protocollo d’Intesa con la Comunità Montana del Monte Maggiore, in virtù del quale stabilire periodici lavori di manutenzione del verde, disboscamento degli arbusti infestanti e rifacimento della recinzione del sito.
Nello specifico, si procederà alla risistemazione dei segmenti murari caduti sulla cinta e ricollocare i massi venuti meno. Intanto, si provvederà a transennare la zona per garantire l’incolumità privata e pubblica, mentre rimane alta l’attenzione per un’area pregna di significato per l’intero territorio del Monte Maggiore, una sintesi di segni lasciati dagli antichi abitanti che meritano maggiore valorizzazione, perché possano diventare anche volano per lo sviluppo turistico di questi luoghi dell’entroterra altocasertano.

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