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Covid19 in Campania, casi in aumento, da lunedì scuole chiuse. Matese in controtendenza

Nei piccoli centri del Matese diminuiscono i casi; rientra lentamente l'allarme nei comuni di Raviscanina e Sant'Angelo d'Alife

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In Campania scuole chiuse da lunedì 1 marzo. Lo ha comunicato ieri pomeriggio, nel consueto intervento del fine settimana, il Presidente della Regione Vincenzo De Luca.
A preoccupare è l’aumento dei casi di circa 2mila unità al giorno tra cui numerosi casi di variante inglese e in particolare tra la popolazione scolastica.
Polemico il tono del Presidente nei confronti delle “mezze misure” adottate in Italia che secondo lui hanno rafforzato il contagio e creato maggiore incertezza: le ripetute chiusure ed aperture di attività (scolastiche o commerciali) non hanno favorito il definitivo allontanamento dei cittadini dai rischi di contagio. E ancora una volta pesanti le critiche ai sistemi di controllo sugli spostamenti della popolazione, quasi completamente assenti.
“Io penso che sia preferibile avere una chiusura totale più lunga e avere un altro obiettivo: aprire tutto, ma aprire per sempre”, le parole accese di De Luca.

“Abbiamo registrato in queste ore, in particolare negli istituti di Napoli – ha dichiarato – la presenza di casi della cosiddetta “variante inglese”. Non credo dobbiamo e possiamo aspettare che ci sia un’epidemia diffusa di Covid anche tra i ragazzi di 10-15-18 anni prima di intervenire. Chiudiamo da lunedì, quindi, perché dobbiamo far fronte alle nuove varianti che sono emerse e perché dobbiamo completare in sicurezza la vaccinazione del personale scolastico”.

E sul tema vaccini si accendono nuovi riflettori. L’importanza di somministrare al personale scolastico il vaccino Astra Zeneca ha comportato disagi nella gestione del regolare orario di lavoro a causa delle lievi reazioni al farmaco che hanno costretto numerosi docenti ad alcune ore di necessario riposo, e i dirigenti a coprire improvvisamente l’assenza di maestre e professori dalle aule.

Attendere il tempo opportuno e necessario affinché la scuola si liberi del grave peso e della minaccia di un virus che continuamente la costringe a indugiare sul lavoro in presenza ma non per questo a lavorare meno attraverso la didattica a distanza. “Voglio ringraziare con forza il personale scolastico – ha poi aggiunto il Presidente della Regione –  per il lavoro straordinario che ha fatto in questi mesi, per la capacità che ha dimostrato nella gestione della didattica in presenza e in quella a distanza, per la capacità, la pazienza e la professionalità che dimostrato nella gestione di situazioni difficili. Dobbiamo esprimere gratitudine a tutti loro.

Senza dubbio, e De Luca lo ha fatto notare, ha inciso sul contagio tra le giovani generazioni quel livello di guardia più basso che ci fa assistere regolarmente ad assembramenti nei luoghi pubblici a tutte le ore del giorno e ben oltre le ore di coprifuoco.

Nel Matese e nella piana alifana
In controtendenza con i dati regionali, i piccoli centri del Matese vedono scendere i numeri dei positivi al Covid19 secondo quanto emerge dai bollettini dell’Asl Caserta aggiornati alla data di oggi 27 febbraio (scarica il report): tuttavia non mancano polemiche nei confronti dei più giovani meno attenti al rispetto delle regole e di conseguenza delle condizioni di vita della popolazione più adulta o più fragile: la città di Piedimonte Matese con i suoi 11mila abitanti circa (senza contare la popolazione scolastica che giornalmente vi giunge) fa registrare 32 casi di positività; ad Alife invece i positivi sono scesi a 16. Numeri in calo anche nella comunità di Alvignano dove il numero è attestato su 5.
Scendono a 9 i casi nel piccolo comune di Raviscanina dove si erano registrati segnali allarmanti; anche Sant’Angelo d’Alife, toccato dalla stessa preoccupazione contiene il numero dei positivi sulle 12 unità.
Rientra l’allarme anche per i piccoli centri di Monte Maggiore come Pontelatone e Castel di Sasso, in quest’ultimo caso passato a “zero” contagi dopo l’allarme partito da un centro di riposo per anziani.
Uno dato in controtendenza è quello della Città di Caiazzo che ieri contava 17 persone contagiate.

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