Davanti allo sgomento per la prematura scomparsa della professoressa Gabriella Mastrangelo, riesce difficile rompere quel groviglio d’ineffabilità nell’esprimere un ricordo, nel rievocare un particolare che ne sottolineano l’unicità.
Il Liceo Galilei, la dirigente Bernarda De Girolamo, i colleghi, le alunne e gli alunni hanno voluto rendere onore alla sua memoria con una semplice cerimonia, in cui ognuno ha potuto fare affiorare momenti di vita vissuta insieme alla cara professoressa Gabriella,
sottolineandone l’unicità, la peculiare caratteristica della solarità, materiata di concretezza, della capacità di rendere grandi le piccole cose legate alla quotidianità.
Parole sentite, voci spezzate dall’emozione, una corale prova d’affetto, sincera, vera e
tenera, aggettivi che connotano la sua personalità, avulsa dall’effimero ed eminentemente
pragmatica. In lei si notava quella bonomia piedimontese, ormai rara, un tratto distintivo
non comune, capace di prendere le giuste distanze dalle cose, ridimensionando il tutto ad
un sano concetto di relatività. “Persone come lei – afferma il dirigente – sono difficili da
incontrare, chi ha avuto la fortuna di conoscerla la prenda ad esempio di vita”.
Con puntualità e misuratezza l’intera comunità scolastica, che rappresentava una parte intensa e totalizzante della sua stessa esistenza, ha voluto ricordarla nel cordoglio, tanto
incommensurabile quanto indicibile.
Per caso aveva fatto il vacvino?