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Obolo di San Pietro, aiutiamo il Papa ad aiutare. Domenica e martedì in tutte le chiese

Nell’anno della pandemia tanti interventi per rispondere a bisogni ed emergenze, con un’attenzione alle popolazioni che vivono nelle condizioni più disagiate. Ma la colletta annuale per la carità del Vescovo di Roma serve anche per sostenere il suo servizio alle Chiese di tutto il mondo: servizio di unità, di pace, di annuncio del Vangelo

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Il cardinale Paolo Lojudice aiuta a scaricare il materiale (farmaci) donato dal Papa ai poveri di Napoli durante la pandemia di Covid19

Aiutiamo il Papa ad aiutare. Nei prossimi giorni, in particolare tra domenica 27 e martedì 29 giugno, festa dei Santi Pietro e Paolo, nelle chiese di tutto il mondo si raccolgono le offerte dell’Obolo di San Pietro, la tradizionale colletta per sostenere la carità del Vescovo di Roma verso chi ha più bisogno e il suo servizio alle Chiese del mondo attraverso la Curia romana. Sarà possibile donare anche direttamente, durante tutto l’anno, attraverso il sito dell’Obolo.

Quello dell’obolo di San Pietro, o Carità del Papa, “è un gesto antico, iniziato con la prima comunità degli apostoli – si legge sul sito dedicato – e che continua a ripetersi  perché la carità è il distintivo dei discepoli di Gesù: «Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni verso gli altri» (Gv 13, 35)» (…) L’Obolo di San Pietro, nello stesso significato delle parole, rappresenta un’offerta di piccola entità, ma con un respiro ed uno sguardo grande. È ciò che ciascun fedele sente di donare al Papa perché possa provvedere alle necessità della Chiesa intera e là dove è più in difficoltà”.

“Non si tratta solo di denaro che arriva a Roma e che il Vaticano distribuisce in diverse parti del mondo per opere di carità”, spiega il gesuita Juan Antonio Guerrero Alves, Prefetto della Segreteria per l’Economia del Vaticano. “Questa è una parte dello scopo dell’Obolo. Ci sono cioè donazioni per l’Obolo che arrivano e sono immediatamente distribuite nei luoghi in cui c’è bisogno. Per fare un esempio di ciò che so per conoscenza diretta: nel 2021, da quando è sotto la supervisione e il controllo della Segreteria per l’Economia, fino ad oggi l’Obolo ha ricevuto 21 milioni di euro in donazioni (qualcosa potrebbe ancora esserci dell’anno scorso che è arrivato in ritardo). Di questi, 8 milioni di euro sono stati distribuiti per l’evangelizzazione o per progetti sociali a sostegno delle Chiese bisognose, principalmente in Paesi dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina. Lo sviluppo della prima metà dell’anno, quando vengono fatte più donazioni dirette, dovrebbe essere simile agli anni precedenti (fonte Vatican News).

 Il valore dell’informazione cattolica › Una bella tradizione che accompagna la Chiesa da sempre ma che soltanto dal Concilio Vaticano II si è accompagnata con maggiori sginificati e campagne informative. Negli ultimi anni, significativo il ruolo svolto dalla Stampa cattolica che nel 2005, su iniziativa della Segreteria di Stato vaticana, assumeva l’impegno di parlare, narrare, promuovere il valore dell’Obolo di San Pietro mettendo liberamente a disposizione spazi e colonne…

 I progetti › Sul sito dell’Obolo di San Pietro è possibile risalire ai progetti realizzati con la Carità del Papa. Quest’anno il sito ospita uno spazio interamente dedicato all’Emergenza Covid19 e ai progetti realizzati per sostenere particolari emergenze.
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