Home Arte e Cultura Giovanni Paolo II da Cracovia a Roma, negli scatti di Adam Bujak

Giovanni Paolo II da Cracovia a Roma, negli scatti di Adam Bujak

La mostra è ospitata dalla Pontificia Università San Tommaso d'Aquino (Angelicum), l’università dove il giovane Karol Wojtyla studiò nel dopoguerra, fino al 9 dicembre

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Comunicato stampa – Ad un anno dal centesimo anniversario della nascita di Papa Giovanni Paolo II e sulla scia del successo ottenuto a Cracovia, gli scatti del pluripremiato Adam Bujak, fotografo personale di Karol Wojtyla dal 1960 al 2005, arrivano in Italia per offrire ai visitatori focus inediti della “straordinaria normalità” di papa Giovanni Paolo II. Un’ampia selezione di 200 opere fotografiche, presentate per la prima volta in Italia, riporta nella Città Eterna lo spirito del pontificato di Karol Wojtyla e consente di approfondire gli anni del suo cammino pastorale in Polonia.

La mostra abbraccia il periodo compreso tra gli inizi degli anni ‘60, con immagini relative anche ad un momento saliente della storia polacca come il Millennio del Battesimo della Polonia (1966), di cui fu artefice il cardinale Stefan Wyszyński, all’ultimo viaggio apostolico di Giovanni Paolo II in patria (2002), narrando il cammino del Papa da Cracovia fino al soglio pontificio. E non mancano gli scatti eseguiti nella stanza privata dell’allora cardinale Wojtyła, nel Palazzo vescovile. Spiritualità e misticismo scaturiscono da immagini che ritraggono il fervore collettivo del popolo mentre al centro emerge la figura di Karol Wojtyła nella sua essenza di uomo e pastore della chiesa.

“Vorrei che quella forza fosse sotto gli occhi di chi non ha minimamente presenti i fatti grandiosi avvenuti allora a Cracovia– spiega Adam Bujak che a quegli avvenimenti partecipò in prima persona. “Il mio fotografare è contemplazione in attesa della luce. E’ fondamentale per me catturare momenti specifici che passeranno come passiamo noi ma nella fotografia rimarranno per sempre “. Questa è “Giovanni Paolo II da Cracovia a Roma, negli scatti di Adam Bujak”, ospitata dalla Pontificia Università San Tommaso d’Aquino, dove Papa Giovanni Paolo II si dedicò agli studi teologici tra il 1946 e il 1948. Promossa ed organizzata dall’Istituto Adam Mickiewicz di Varsavia in collaborazione con l’Istituto Polacco di Roma, l’Istituto di Cultura “San Giovanni Paolo II” nuovo istituto e cattedra accademica, nato nel 2020, che fa parte della Facoltà di Filosofia della Pontificia Università San Tommaso d’Aquino (Angelicum), il Museo Nazionale di Cracovia l’esposizione gode del patrocinio del Ministero Nazionale della Cultura e lo Sport della Repubblica di Polonia.

L’opera di Adam Bujak è profondamente legata alla Chiesa Cattolica e ha sempre toccato la dimensione spirituale dell’uomo. Le sue inquadrature, sempre molto ravvicinate, indagano la sfera del sacro e il senso di comunità in cui si riconoscono i fedeli. “Le fotografie esposte rappresentano per Adam Bujak un viaggio nel passato e l’occasione per incontrare di nuovo colui che è stato la sua guida spirituale – spiega Magdalena Święch, curatrice della mostra – Sono il suo desiderio di rivivere quelle straordinarie vicende. È una fotografia che fa della macchina un luogo di rifugio delle esperienze spirituali proprie e altrui destinate all’oblio. L’aspetto tecnico della fotografia è secondario per Bujak in quanto è interessato, soprattutto, alla semplicità della composizione, alla nitidezza dell’inquadratura, agli elementi che determinano la comprensione del messaggio”.

Karol Wojtyła, che Adam Bujak fotografò per oltre 40 anni è stato il protagonista assoluto di tutta la sua opera, così come lo è stato per Arturo Mari, da molti considerato il fotografo personale del pontefice. Al primo scatto, eseguito nella cattedrale del Wawel nel 1958, ne sarebbero seguiti diverse migliaia di cui molti ritraggono Karol Wojtyła come un uomo comune. “Molti scatti della collezione sono stati esposti per volta prima nel Museo Nazionale di Cracovia. –spiega Andrzej Szczerski, direttore del Museo Nazionale di Cracovia – Spiccano, tra tutti, il ciclo della traslazione nella Cattedrale del Wawel dei resti di re Kazimierz Jagiellończyk e della consorte Elżbieta Rakuszanka e le foto della stanza privata dell’arcivescovo con un paio di sci accanto alla scrivania”.

Negli anni in cui procurarsi un rollino fotografico comportava ore e ore di fila, ogni scatto doveva essere meditato. E Adam Bujak i suoi scatti li eseguiva a uso esclusivamente personale, perché nella Repubblica Popolare nessuno li avrebbe pubblicati. Solo dopo il crollo della cortina di ferro sarebbero divenuti una testimonianza inestimabile per noi tutti. Nella mostra ritroviamo i ritratti – conclude Magdalena Święch, curatrice della mostra in cui Adam Bujak ha fissato gli sguardi di Karol Wojtyła pieni di calore, disponibilità e affetto nei confronti del prossimo. Riconosciamo la sua volontà incrollabile di edificare una comunità, gli effetti delle sue iniziative personali e di quelle condivise con il cardinale Stefan Wyszyński o il cardinale Franciszek Macharski. Ammiriamo la calma e il carisma di Karol Wojtyłа, prima come arcivescovo, poi cardinale e, infine, papa Giovanni Paolo II in visita a Cracovia durante il primo pellegrinaggio in Polonia, il cui ricordo chiude l’album.” La mostra sarà esposta fino al 9 dicembre 2021.

Adam Bujak, esponente eminente della cultura polacca, che ha messo al centro della sua opera, per oltre 40 anni, la figura di Karol Wojtyla, è stato insignito dell’Ordine dell’Aquila Bianca, il più alto riconoscimento statale per meriti civili della Repubblica Polacca. Dal 1967 è membro dell’Associazione dei fotografi d’arte polacchi, dal 1970 fa parte della Royal Photographic Society di Londra. E’ Premio Totus 2003 per i “risultati nel campo della cultura cristiana”, nel 2005 è stato insignito della Medaglia d’Argento al Merito della Cultura, nel 2014 della medaglia “Per Artem ad Deum (Attraverso l’arte a Dio)”, nel 2019 la Medaglia d’Oro al Merito della Cultura.
Orari di apertura mostra: dal lunedì al venerdì ore 7.30 – 19.15; sabato ore 8.00 – 17.30; domenica chiuso. Ingresso gratuito con green pass
Ufficio stampa: brizzi comunicazione srl Cecilia Brizzi – c.brizzi@brizzicomunicazione.it; Tel. 0639038091-39030347 – M. 3341854405.

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