Home Scuola L’Istituto Industriale di Piedimonte Matese, modello formativo per i nuovi docenti d’Italia

L’Istituto Industriale di Piedimonte Matese, modello formativo per i nuovi docenti d’Italia

Il blog Demiacos nato dal dipartimento di Elettronica della scuola matesina diventa modello formativo per i docenti italiani neoassunti

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Abbiamo già parlato di Demiacos, il blog di divulgazione curato da alunni e docenti dell’Istituto Industriale di Piedimonte Matese; ne già abbiamo descritto il valore culturale ed educativo ma anche relazionale che si nasconde dietro un’esperienza web (vai al blog).

Ora c’è di più perché Demiacos, oltre ad essere stato scelto come modello di spazio divulgativo dal MIUR che ha scelto di renderlo fruibile attraverso la piattaforma digitale di INDIRE (l’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa che da quasi 100 anni è il punto di riferimento per la ricerca educativa in Italia), lo inserisce anche nel programma formativo dei docenti neo-assunti (clicca), che nel primo anno di servizio compiono specifici approfondimenti professionali (Demiacos ha ricevuto anche il premio “Scuola digitale” in ambito provinciale).

In poche parole, se vuoi essere un bravo docente, e hai bisogno di formarti, di capire come funziona il mondo della didattica, di come è possibile coniugare tradizione e innovazione, se sei un prof alla ricerca di tecniche e contenuti, se ti va di prendere confidenza con il futuro che ti aspetta, allora Demiacos – lo spazio e-learning dell’istituto Industriale di Piedimonte Matese diretto da Nicolino Lombardi e messo a punto dal dipartimento di Elettronica – fa al caso tuo.

Nella scuola matesina, tutto ha inizio quando nel 2019 il docente web Demisio si presenta on line per spiegare il suo progetto, che poi diventerà il sito Demiacos: lanciare piattaforma on line per consentire ad alunni e docenti di condividere appunti, approfondimenti didattici, esperienze laboratoriali realizzate negli anni e depositate negli archivi digitali di telefoni cellulari e pc. Ancor prima del Covid e della necessaria didattica a distanza che ha visto la Scuola confrontarsi con sistemi virtuali di condivisione, qui a Piedimonte Matese nasceva un valido strumento di formazione scolastica oggi assunto a livello nazionale come modello di interazione culturale, di scambio, di apprendimento e di divulgazione, in continua evoluzione grazie al suo aggiornamento costante. La pandemia e la Didattica a distanza ne hanno solo rafforzato le potenzialità, dato nuove motivazioni a quanti hanno visto nascere e crescere Demiacos.

Bello e funzionale il sito. Al suo interno è possibile individuare la molteplicità dei percorsi e dei contenuti fruibili, argomenti utili ai giovani e scritti da loro su sport, salute, storia, cultura, società; poi contenuti riservati ai programmi didattici, vere e proprie lezioni per imparare o memorizzare contenuti e recuperare nozioni; e poi un vasto approfondimento su argomenti specifici dell’indirizzo di Elettronica dove il sapere e il realizzare si completano necessariamente.

“Volevamo evitare che la didattica digitale fosse un surrogato della didattica tradizionale e provare a darle degli obiettivi ambiziosi coerenti con le competenze chiave europee”, il professore Antonio Costantini spiega il progetto che insieme ad altri colleghi ed alunni hanno costruito ben sintetizzato nel video che oggi INDIRE diffonde, aprendosi con una suggestiva veduta aerea di Piedimonte Matese (guarda il video).

“Uno spazio di socializzazione didattica” come lo definisce la docente di Italiano e Storia Maria Rosaria Francomacaro, che insieme ad altri colleghi interviene nel video di presentazione di Demiacos che INDIRE ha diffuso.

Cambiano le sembianze della scuola del futuro: dal difficile periodo di pandemia avremo imparato che creatività, passione, urgenza educativa non si rimandano ma diventano le basi per continuare a costruire il futuro. Lo conferma, nel caso dell’esperienza dell’ISISS grazie a Demiacos, una sempre maggiore interazione tra discipline e tra colleghi che ne sono i promotori; il valore positivo dei social quale veicolo di formazione, informazione e sapere; la formazione completa che anche un istituto tecnico può garantire; l’acquisizione di competenze trasversali da parte dei ragazzi…e sempre nuove motivazioni in tutti loro.

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