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Red: l’adolescenza è un panda rosso nel nuovo lungometraggio Disney Pixar

Il film animato diretto da Domee Shi è disponibile sulla piattaforma Disney Plus

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Noemi RiccitelliNiente resta uguale per sempre: questa una delle battute iconiche del nuovo lungometraggio Disney Pixar Red (Turning Red) diretto dalla regista Domee Shi e disponibile sulla piattaforma Disney Plus dall’11 marzo.
Infatti, il film tratta proprio di quel delicato, quanto strambo momento dell’adolescenza, rito di passaggio per eccellenza, in cui tutto viene messo in discussione nella vita dei giovani teen-ager.
Domee Shi, che firma anche la sceneggiatura insieme a Julia Cho, non è una new entry del mondo Disney Pixar: infatti, la regista ha già ideato il corto vincitore di un premio Oscar nel 2018, Bao, distribuito in sala quell’anno in associazione al film Gli Incredibili 2.
Red, non a caso, prende le mosse proprio da Bao, riprendendo il tema del rapporto madre/figli, famiglia e la naturale evoluzione della vita.

Toronto, primi anni 2000. Meilin “Mei” Lee è una ragazzina di 13 anni che, come tanti, si divide tra scuola, dove eccelle, famiglia, la madre Ming è molto orgogliosa e si aspetta tanto da lei, e il suo gruppo di amiche, Miriam, Priya e Abby, le quali condividono la passione per la boy band 4*Town.
Mei tiene molto al rapporto con sua madre e non vuole deludere la sua famiglia, tanto da mostrare un atteggiamento eccessivamente diligente, rinunciando quasi alla sua vera indole, quando si trova in presenza dei suoi familiari.
Tuttavia, un giorno, la scoperta da parte della madre di un quaderno segreto di Mei, provoca in lei una reazione così avversa che la porta a trasformarsi in un panda rosso gigante.

Ebbene sì, proprio un panda rosso: questa l’immagine che la regista Shi ha scelto per rappresentare l’insieme nebuloso e incerto di emozioni e atteggiamenti che caratterizzano l’adolescenza, finendo (in questo caso letteralmente) per trasformare una ragazzina in un animale carino, ma anche incontrollabile.
Rosso come l’imbarazzo, la rabbia, il primo amore: Mei Lee si trasforma quando non riesce più a trattenere le sue pulsioni interiori e ciò la coglie impreparata perché è sempre stata abituata a reprimere e controllare i suoi sentimenti, specie nel rapporto con la madre, agli occhi della quale è sempre voluta apparire perfetta.
L’episodio della trasformazione rappresenta un’occasione per entrambe: Mei Lee, dopo goffi tentativi di nascondersi, comprende che non può più rinunciare ad omettere ciò che prova e ad una parte di lei che realmente è; al tempo stesso, la madre Ming capisce che deve lasciare sua figlia libera di vivere le necessarie esperienze di vita, anche se non sempre quest’ultime rispecchiano i suoi desideri, rendendo però Mei una persona completa e soddisfatta.

Domee Shi realizza un film vivace, ironico e profondo, ispirandosi tra l’altro alla sua stessa giovinezza: oltre al tema che percorre il film, colpisce l’ambientazione anni ’00, sottolineata da dettagli nostalgici come l’abbigliamento dei protagonisti, accessori in voga in quel momento (il tamagotchi, il famoso gioco elettronico portatile), il successo internazionale delle boy band, come quella amata dal gruppo di amiche.
Inoltre, elemento importante, la narrazione di Shi propone al pubblico un gruppo di personaggi femminili, tutti dai caratteri molto diversi ma che trovano nel supporto e nella comprensione le une nelle altre, la forza risolutiva delle situazioni in cui sono coinvolte: questo accade sia a Mei e sua madre, che a lei e il suo gruppo di amiche.

La colonna sonora di Red è curata dal compositore svedese Ludwig Göransson, già all’attivo con diverse colonne sonore per Marvel, mentre le canzoni originali, specie quelle cantate dai 4*Town sono state composte e interpretate da Billie Eilish e Finneas O’Connell, entrambi vincitori degli ambiti premi Grammy, i quali hanno realizzato un coinvolgente sound in perfetto stile anni 2000.

Nel complesso, Red conferma il successo e la forza della squadra Disney Pixar che, di volta in volta, riesce a creare storie e personaggi unici da amare, da cui imparare e con i quali emozionarsi sempre.

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