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Bullet Train: ironia, destino e azione nel nuovo film con protagonista Brad Pitt

Al cinema dal 25 agosto la pellicola di puro intrattenimento di David Leitch

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Noemi Riccitelli – La ripresa della sale cinematografiche dopo la chiusura estiva vede un grande ritorno: Brad Pitt.
, Bullet Train di David Leitch ha come protagonista principale proprio il celebre e tanto amato attore di Hollywood, ma non è l’unica star di un film che prevede molteplici sorprese, soprattutto nel cast.
La storia è tratta dal romanzo I sette killer dello Shinkansen del giapponese Kōtarō Isaka e il titolo fa riferimento proprio ai “treni-proiettile” (bullet train, appunto) che solitamente percorrono la linea ferroviaria ad alta velocità dello Shinkansen: in particolare, il treno che si vede nel film copre la tratta Tokyo-Kyoto.
Il film è al cinema dal 25 agosto ed è stato preceduto da un tour promozionale considerevole, che ha coinvolto il cast in giro per l’Europa.

Ladybug (Brad Pitt),“coccinella” in inglese, è il nome in codice di un agente incaricato di compiere quella che sembra una semplice operazione di sostituzione sul treno alta velocità Tokyo-Kyoto. Tuttavia, per ironia della sorte, il viaggio di Ladybug si rivela tutt’altro che facile: infatti, il treno nasconde intrighi e piani nascosti che coinvolgono altri passeggeri.
Ci sono Lemon (Bryan Tyree Henry) e Tangerine (Aaron Taylor-Johnson), due sicari di spirito con il compito di scortare il figlio di Morte Bianca (Michael Shannon), capo della malavita giapponese, c’è la giovane e spietata Prince (Joey King), con un progetto ben chiaro tramato da una vita e altre inaspettate personalità: il destino coinvolgerà tutti in un inesorabile turbine di eventi.

Ironia della sorte: l’associazione di questi termini in un’unica espressione sintetizza in modo efficiente l’essenza di questo film.
Infatti, al di là dell’intreccio della trama, la sorte permea l’atmosfera del film fin dal principio, a partire dal nome in codice del protagonista, “coccinella”: il simbolo per eccellenza della buona fortuna. Quest’ultimo sembra attraversare anche un momento di crisi personale, legato proprio alla riflessione sulla sua vita, tra destino e occasioni mancate.
Inoltre, tutti i personaggi si trovano coinvolti per uno strano e perverso disegno del destino nella stessa delicata situazione.
L’altra evidente protagonista della storia è proprio l’ironia: la sceneggiatura (di Zak Olkewicz) trasuda humor ad ogni battuta e gli stessi protagonisti sono delle sagome che non si prendono sul serio: scorretti, irriverenti e a tratti buffi, attraggono la simpatia del pubblico, nonostante la loro dubbia moralità.
A tal proposito, le immagini più o meno violente sono edulcorate proprio da spirito e umorismo, evidenziando, al pubblico di appassionati, l’eco del cinema di Quentin Tarantino, sebbene in misura minore e con scene che non rimangono memorabili quanto quelle dei film del regista cult.

Il cast è la cifra caratterizzante di Bullet Train: attori e attrici super-noti che prestano il loro volto tra camei e ruoli ben definiti.
Brad Pitt è una conferma, mostrando di non aver perso smalto e stile, ma a funzionare, divertendo e commuovendo, è soprattutto la coppia Aaron Taylor-Johnson/Bryan Tyree Henry.
Inoltre, gli attori tutti si muovono con abilità nelle scene di azione e riescono a dare vita alla scenografia, facendo sì che lo spettatore dimentichi che l’intero film si stia svolgendo sempre nello stesso luogo: i vagoni del treno.

Nel complesso, Bullet Train è un film piacevole, di puro intrattenimento e senza alcuna pretesa: si lascia guardare e diverte, seguendo una trama a suo modo originale.

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