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Caritas di Alife-Caiazzo. Cresce in Europa e in alta Campania il costo della vita. Stanziati fondi per sostenere le utenze domestiche

Attivati due canali di sostegno alla povertà: il rafforzamento del "Fondo della Carità del Vescovo" e la campagna "La povertà è più vicina di quanto pensi"

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A destare maggiore preoccupazione nei cittadini europei è l’aumento del costo della vita. A rilevarlo è stato il sondaggio Eurobarometro commissionato dall’Unione Europea, condotto da Kantar tra il 12 ottobre e il 7 novembre in tutti i 27 Stati membri dell’Ue e diffuso all’inizio di gennaio; con il suo 98%, l’Italia è addirittura al terzo posto, dopo Cipro (99%) e Grecia (100%), come emerge dall’indagine (Leggi qui).
Ma qual è la situazione nel territorio della Diocesi di Alife-Caiazzo? Qual è la principale fonte di preoccupazione per le famiglie? Paolo Carlone, diacono e direttore della Caritas diocesana, ci illustra quanto finora è stato fatto e quanto ancora si auspica di fare a vantaggio di singoli e famiglie in difficoltà.

 I rischi della povertà economica 
All’aumento dei costi corrisponde, purtroppo, un aumento della povertà e delle disuguaglianze sociali: dall’elettricità al gas ai generi alimentari, i prezzi sono lievitati e per alcuni anche troppo. La “povertà economica” può avere conseguenze pericolose sulla vita delle persone: c’è chi teme di non poter pagare l’affitto, chi si sente oppresso dai rincari delle bollette, e così via; un quadro per nulla rincuorante, che viene messo in evidenza attraverso l’opera svolta dal Centro d’ascolto della Caritas. La nostra missione ci permette di incontrare persone che temono di non poter affrontare neppure l’ordinario, di perdere il posto di lavoro o addirittura di non poter più sostenere la propria famiglia. È un’emergenza che cresce.

 Le principali “vittime” della povertà
Sono soprattutto pensionati con retribuzione minima, famiglie con reddito basso e genitori single a manifestare il proprio disagio, alla luce della continua crescita dei prezzi, che è causa dell’allargarsi della forbice tra ricchi e poveri. La preoccupazione particolare che è nel mio cuore è per gli anziani che hanno lavorato una vita intera, i quali sono abituati al poco, ma che ora si ritrovano poveri e disperati. Abbiamo tutti una responsabilità sociale e dobbiamo tutti agire di conseguenza!

 Traguardi e attese della Caritas di Alife-Caiazzo
Da inizio anno, sono 45 le persone che si sono già rivolte al Centro d’ascolto della Caritas, per chiedere un sostegno materiale e psicologico (la Diocesi di Alife-Caiazzo conta circa 65mila abitanti, ndr). A fronte di una situazione piuttosto complessa, il nostro vescovo, mons. Giacomo Cirulli, ha deciso di stanziare una cospicua somma in denaro dal “Fondo della Carità del Vescovo” per contrastare il caro bollette, e nel contempo la Caritas diocesana sta provvedendo a pagare questo tipo di utenze provenienti provenienti dalle richieste di numerose parrocchie.
Oltre a ciò, la Caritas Diocesana cerca ogni giorno di attivarsi con interventi di sostegno economico per la fornitura di beni di prima necessità. L’aumento di persone in difficoltà è un fenomeno che si riscontra con sempre maggiore consistenza anche dalle stesse Caritas parrocchiali. Abbiamo un obiettivo fondamentale in questo momento: essere vicini alla gente che chiede aiuto. A breve attiveremo inoltre una campagna dal titolo “La povertà è più vicina di quanto pensi”, un motto e un’iniziativa familiari anche ad altre Diocesi italiane – perchè è la “rete” che e gli obiettivi comuni che ci permettono di rafforzare i servizi – , che si propone di sensibilizzare le comunità, stimolandola ad osservare più da vicino, ad essere attenti gli uni agli altri, aiutando attivamente dove e come si può.

 Come sostenere la campagna di contrasto alla povertà
La Caritas Diocesana offrirà serate di sensibilizzazione e informazione per i volontari delle Caritas parrocchiali, e in gruppi di lavoro nelle parrocchie, ma anche per chiunque sia interessato: durante gli incontri sarà presentato il lavoro svolto al Centro d’ascolto per dare un indirizzo alla comune azione di vicinanza e fare rete nell’assistenza.
Oggi possiamo contare su tante persone impegnate nei servizi Caritas parrocchiali che dedicano il loro tempo prezioso per aiutare le persone in difficoltà e che ringrazio a nome della Caritas diocesana. Ciò che spero nel prossimo futuro è che si risvegli e ravvivi la generosità e la solidarietà di tutta la popolazione del territorio diocesano.

 L’appello alle Istituzioni
Rivolgo un appello a tutti coloro che occupano posizioni di responsabilità, ed è quello di essere uniti tutti nella comune azione di carità verso gli ultimi, dalla politica al mondo delle imprese, dai proprietari di immobili alle parti sociali, e insieme ad ogni singolo cittadino, potremmo ottenere risultati molto più efficaci e duraturi rispetto alla via del dispensare contributi occasionali.

 

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