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Luigi Di Lorenzo, da Piedimonte Matese al Qatar per lavorare al The View Hospital, eccellenza sanitaria a Doha

Il medico matesino per anni responsabile dell'UOC Riabilitazione presso l'Azienda Ospedaliera "G. Rummo" di Benevento è nell'équipe del più recente ospedale costruito a Doha. "Ciò che ho studiato e conosciuto circa la riabilitazione con l'ausilio della robotica ora posso concretizzarlo"

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Esportiamo talenti?
Spesso e volentieri.
L’ultima storia partita dal Matese, destinazione Qatar, è quella del medico fisiatra di Piedimonte Matese Luigi Di Lorenzo, già dirigente dell’UOC Riabilitazione presso l’Azienda Ospedaliera “G. Rummo” di Benevento, noto nella sua città oltre che come medico per l’impegno politico come consigliere comunale prima e come sindaco dal 2017 al 2020.
Ad agosto, tramite Linkedin (la rete professionale più grande al mondo), si candida per un’offerta di lavoro “l’ho fatto senza particolare interesse; provavo questa tipologia di confronto e approccio al lavoro”, racconta; ma il suo curriculum è immediatamente selezionato da una società americana che a Doha è pronta ad aprire una nuova struttura privata, The View Hospital (affiliato con il Cedars-Sinai con varie sedi negli Stati Uniti) con il supporto politico ed economico della famiglia reale qatariota a capo del locale Governo. “Per me è stata una grande sorpresa ma l’aver ricevuto immediato riconoscimento per il percorso professionale intrapreso anni fa, e ripetutamente aggiornato, mi ha entusiasmato e motivato a partire con la mia famiglia immediatamente”. I contatti con l’Ambasciata, i primi documenti e le valigie: poco tempo a disposizione perchè il 18 dicembre l’Ospedale, eccellenza della sanità locale, ha aperto le porte.

Il Dr. Luigi Di Lorenzo ha portato con sè la moglie Oriana e i suoi due figli già inseriti nella comunità scolastica internazionale qui presente. “Godiamo senza dubbio di servizi molto efficienti”, ci spiega, “scuola, trasporti e la sanità, che pur essendo una compartecipazione tra privato e pubblico garantisce assistenza medica gratuita a tutti i cittadini residenti di ogni ceto sociale; per chi non risiede in Qatar, ma gode di specifiche assicurazioni ci sono gli stessi vantaggi, e posso garantire che si tratta di assistenza ad alta specializzazione proprio per la presenza in loco di professionisti provenienti da tutto il mondo (in questo ospedale si affiancano medici americani e locali) in grado di esprimere al meglio le competenze personali grazie al supporto di strumenti e ricerche innovative, ma soprattutto il consenso del Governo”.

Un totale di 244 posti letto; 105 posti letto in camere private; 6 sale travaglio; 11 terapie intensive neonatali; 10 sale operatorie… sono solo alcuni numeri dell’Ospedale in cui lavora Di Lorenzo, a cui si aggiungono i vantaggi per il soggiorno di autorità di governo e ambasciatori.

Ci spiega che i suoi approfonditi studi sulla riabilitazione tramite robotica (ha conseguito il Dottorato di Ricerca presso l’Università Tor Vergata di Roma) e la terapia del dolore hanno trovato in Qatar completa applicazione: “Ciò che ho studiato e conosciuto ora posso concretizzarlo”. Per il medico matesino si tratta del raggiungimento di un sogno, e cioè quello di poter offrire ai pazienti il miglior recupero motorio e in casi insperati anche la normalità della vita; un sogno coltivato da sempre tanto da essersi impegnato affinché l’Ospedale Rummo di Benevento di cui è stato a lungo responsabile, si dotasse di strumenti all’avanguardia. “Ci sono voluti anni di impegno, di richieste, di attesa, e poi lo scoglio della burocrazia, perché solo di recente l’Azienda sanitaria che ho lasciato venisse dotata di uno strumento robotico; è ancora poco per le tante necessità e la vasta utenza di cui bisogna aver cura”.

La recente esperienza del dr. Luigi Di Lorenzo si somma a quelle di altri eccellenti professionisti italiani che scelgono, non senza dispiacere a lasciare il Paese, un posto dove esprimere al meglio la propria vocazione: puntualmente sotto accusa il mancato impegno di sufficienti risorse pubbliche da investire in settori che fanno fatica ad allinearsi agli standard dei paesi europei o esteri più sviluppati, e accade soprattutto in ambito medico-scientifico (divario che internamente al Paese vede già la differenza tra Nord e Sud, fatte le debite eccezioni) con la conseguente ed eterna emorragia di brillanti professionisti verso altre mete. E con la conseguente conclusione ‘peccato doversi privare di italiani che valgono’.

La vita a Doha del Dr. Luigi si divide tra lavoro, tempo libero in famiglia, contatti con l’Ambasciata italiana (che è casa aperta a tutti i connazionali), ma anche incontri e scambi con gli altri italiani qui residenti per lavoro: “si sente il bisogno di stare insieme, di cercarsi per uno scambio, per un momento di svago”, come a dire che l’Italia resta l’Italia, e così il nostro medico conclude: “non pensavo che mi mancassero così tanto i volti e le strade della mia città Piedimonte Matese, ma soprattutto il nostro buon cibo; per questo ci rifaremo la prossima estate…”.

Per il momento Luigi Di Lorenzo si ferma a Doha per pochi anni; alla sua porta, merito dell’attuale esperienza internazionale, hanno già bussato altri Paesi europei.
Noi speriamo che l’Italia sogni in grande, che i Governi costruiscano davvero il progresso del Paese senza dimenticare quei tanti figli sparsi nel mondo, che pur soddisfatti di essere altrove, percorrerebbero volentieri la strada del ritorno per dare il meglio al proprio Paese.

Alcune foto della struttura

 

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