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Matese. Treni non solo per partire ma anche per tornare. Il merito alla Regione del nuovo servizio trasporti, cittadini in attesa di più sanità

Arriva a cinque il numero dei nuovi treni Stadler consegnati alla rotta ferroviaria Napoli-Piedimonte Matese. Martedì 21 febbraio il Presidente della Regione Vincenzo De Luca è stato nel Matese per consegnare questo nuovo traguardo in termini di trasporti ai sindaci e alle comunità

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foto Massimo Pica

Ieri la Regione Campania ha consegnato gli ultimi due nuovi treni previsti per la tratta ferroviaria Napoli-Piedimonte Matese: sale a cinque il numero dei moderni mezzi della Stadler in uso sulla linea conosciuta come “alifana” oggi in gestione ad Ente Autonomo Volturno socio unico della Regione Campania. Ai nuovi convogli si aggiungono altri due già in uso da alcuni anni recentemente riconvertiti e in piena funzionalità per un totale di sette mezzi che attraversando la valle del Medio Volturno scorrono verso Napoli e viceversa risalgono le zone sottostanti il Matese. È stato il Presidente della Regione Vincenzo De Luca a voler siglare con la sua presenza a Piedimonte Matese la data che segna un traguardo da tempo promesso e particolarmente atteso dalla popolazione: migliorare il trasporto verso le aree e i servizi dei centri maggiori seppur resti il disagio dei tempi di percorrenza, lunghi, che non possono essere migliorati per una serie di motivi in quanto la linea prevede stazioni a brevi distanze e un percorso non pianeggiante o lineare; in cambio è garantito confort, comodità, accesso alle bici, wi-fi ma soprattutto accessibilità per i disabili, un diritto quest’ultimo che finalmente arriva anche sui treni dell’alifana: si viaggia dunque con più piacere e sicurezza. Accanto a De Luca, il presidente di EAV Umberto De Gregorio, il presidente del Consiglio regionale Gennaro Oliviero e il consigliere Giovanni Zannini; ad accoglierli alcuni sindaci del territorio e il padrone di casa, la fascia tricolore di Piedimonte Matese, Vittorio Civitillo.

Treni non solo per partire ma anche per tornare e restare nel Matese, non solo per uscirne ma per accedervi con piacere: metafora che diventa motivo portante per chi nell’area del medio Volturno e nella zona più alta del Matese sogna un territorio che non perda servizi e occasioni di crescita economica e sociale. Se ne fanno portavoce soprattutto i cittadini, i commercianti, le associazioni culturali, sportive, ambientaliste, e il terzo settore in generale manifestando il profondo legame e il rispetto per la terra d’origine che si tenta di animare e far sopravvivere ad ogni crisi che si affaccia alla scena del mondo, e quelle demografiche ed economiche del momento hanno un peso enorme. Alla politica locale spetta la lettura d’insieme di questi sogni, la capacità di sintesi e di progettualità ai tavoli istituzionali: la presenza di De Luca ieri conferma l’impegno della Regione in termini di trasporto pubblico che già dal 2015 – quando partiva il Piano programmato per tutta la Campania con un investimento di 1miliardo e 800 milioni – portava nel Matese piccoli ma costanti segnali, fino ai treni di ieri; ma essa suscita la riflessione su altrettanto urgenti servizi come quelli sanitari di cui ha fame il Matese, la cui permanenza e qualità in loco è motivo di divisioni e promesse politiche da tempo; non a caso il web, affollato ieri da utenti sintonizzati sulla visita di De Luca, ha dato in risposta al Presidente la domanda sul futuro dell’Ospedale civile di Piedimonte Matese, a quanto pare il problema che sulla vita della collettività, non solo dei pendolari, pesa in maniera consistente. Perché quei treni oltre a portarci fuori sede, riportino in loco anche chi possa accedere ai servizi qui forniti (senza entrare nella riflessione di chi accederebbe al Matese per motivi di lavoro o turismo); emergenza a cui si affianca quella ancor più sentita nei borghi di montagna come l’assenza medicina territoriale: battaglia che più di altre unisce sindaci e cittadini in nome del diritto alla salute; se ai secondi spetta il diritto di parola, ai primi quello dell’impegno assunto in nome della Costituzione italiana. Tutelare le comunità, dai più giovani ai centenari e agli ammalati, e portarlo in Regione come prossimo impegno concreto da restituire al Matese.

Su Clarus tutta la cronaca dell’arrivo dei nuovi treni 

24 settembre 2022. Ferrovia Alifana. Arrivato nella stazione di Piedimonte Matese il nuovo ATR 803. Foto e video

29 ottobre. Nel Matese giunge il secondo treno ATR 803. Entro aprile saranno quattro i nuovi convogli di EAV

13 gennaio 2023. Treni non solo per partire ma anche per tornare nel Matese. Il merito alla Regione del nuovo servizio trasporti, cittadini in attesa di più sanità

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