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Mons. Giacomo Cirulli nominato vescovo di Sessa Aurunca

Sale a tre il numero delle Diocesi che Papa Francesco affida a Mons. Cirulli: nel 2017 quella di Teano-Calvi; nel 2021 quella di Alife-Caiazzo e da oggi Sessa Aurunca

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Mons. Giacomo Cirulli è stato nominato vescovo della Diocesi di Sessa Aurunca. L’annuncio ufficiale è stato dato pochi minuti fa contestualmente dalla Santa Sede e nella Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo di Sessa dove sono stati convocati il clero, i religiosi, i collaboratori di curia, i fedeli laici… Presenti anche sacerdoti e fedeli delle Diocesi di Teano-Calvi e di Alife-Caiazzo già unite in persona episcopi con il vescovo Giacomo.
Accanto al Vescovo il Vicario della Diocesi di Sessa, don Roberto Guttoriello, il vicario di Teano-Calvi don Vittorio Monaco, il Vicario di Alife-Caiazzo don Alfonso Caso.
Scarica il bollettino della Sala Stampa Vaticana.

La fiducia data al Pastore da Papa Francesco porta a tre il numero delle Diocesi dell’Alto Casertano a lui affidate: Cirulli, di origini pugliesi, nel 2017 veniva scelto dal clero della Diocesi di Cerignola per essere inviato alla Chiesa di Teano-Calvi; nel 2021 giungeva la nomina a vescovo di Alife-Caiazzo e da oggi quella che allarga la sua paternità, il servizio alla Chiesa e ai poveri, verso una nuova terra. Dai monti del Matese alla valle del Medio Volturno (Diocesi di Alife-Caiazzo), passando per le terre del vulcano di Roccamonfina che digradano verso il mare (Diocesi di Teano-Calvi), fino alla costa tirrenica, tagliando l’antica via Appia che è memoria di storia, di fede, di martiri (Diocesi di Sessa Aurunca): è questa la nuova terra su cui il Pastore porterà l’annuncio del Vangelo.

Un primato quello di Mons. Cirulli: si tratta dell’unico vescovo in Italia a guidare in persona episcopi tre Diocesi in risposta al progetto che nel nostro Paese prevede che due o più Chiese camminino con un solo Pastore con la prospettiva di dare vita a macro aree pastorali in cui si incrociano e si fondono esperienze, risorse umane ed economiche di goni Chiesa locale che sono di supporto alla vita delle parrocchie e delle stesse diocesi; un esercizio che da qualche tempo coinvolge già le Diocesi di Teano ed Alife e che da questo momento toccherà da vicino anche Sessa: conoscersi, dialogare, programmare insieme non senza la fatica che deriva dal naturale sentirsi e appartenere a storie ed aree geografiche diverse e distanti che solo occasionalmente si sono conosciute se non per ragioni di natura al di fuori di quelle ecclesiali. Il primo tentativo di legame fra le tre Diocesi di cui oggi si raccolgono positivi frutti, è stata la costituzione del Tribunale interdiocesano nel 2016 che ha consentito di sperimentare la collaborazione tra gli addetti ai lavori e la condivisione di linee programmatiche in quel settore aprendo ad occasionali momenti formativi per il Clero delle tre Diocesi.

1.581 chilometri quadrati; 227mila abitanti circa; 158 parrocchie (ma il numero di chiese e cappelle corrisponde al quadruplo): sono i nuovi numeri della grande famiglia affidata al progetto del Vescovo Giacomo; a lui il Papa chiede, come ha già fatto chiamandolo cinque anni fa ad essere Pastore, di esercitare il ministero della comunità, ma non da solo, perché insieme ai sacerdoti e ai diaconi, ai fedeli laici e a quanti rivestono incarichi pastorali e amministrativi si costruisce la Chiesa dell’alto casertano; doni e risorse visibili nei segni di tre Diocesi che negli anni hanno lavorato per i poveri, per la cultura, per la formazione dei fedeli, per dar vita a servizi…tenderanno a fondersi se lo sforzo congiunto e di ognuno sarà perché la corsa del Vangelo proceda nella Storia e la vita della Chiesa anche.

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