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Dal Matese al Mondo 5.0 Giovani, opportunità, sfide e quel paese che ci vuole

Sabato 21 settembre conclusa la quinta edizione del progetto curato dalla Biblioteca San Tommaso d'Aquino della Diocesi di Alife-Caiazzo sulle aree interne

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Com’è vivere in un paese?
Questo il leitmotiv della giornata conclusiva del progetto Dal Matese al Mondo, curato e pensato dalla Biblioteca San Tommaso d’Aquino della Diocesi di Alife-Caiazzo in collaborazione con Officine Giovani Aree Interne, la Commissione “Aree Interne” della regione Campania e la Fondazione San Bonaventura sul tema della conoscenza e della comunicazione delle aree interne.
Ebbene, lo scorso sabato 21 settembre “Dal Matese al Mondo”, dopo un’estate ricca di anticipazioni (qui un focus), ha visto la conclusione della sua quinta edizione nella cornice della biblioteca stessa, che ha accolto una mescolanza di vecchie e nuove generazioni, per un connubio di partecipazione e collaborazione fattiva.

Due i momenti di riflessione e condivisione: una sessione mattutina che ha coinvolto direttamente i giovani studenti del territorio, allievi dell’ultimo anno di istituti superiori, e la partecipazione di Michele Cammarano, consigliere Regionale e Presidente Commissione Speciale “Aree Interne”, il professore Agostino Vollero, ordinario di Management – Università degli Studi di Salerno, dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione (POLICOM) e Osservatorio per lo Sviluppo del Territorio (OST), con la dottoressa Antonia Marano, consulente sulle politiche pubbliche e processi partecipativi.
Insieme, una discussione riguardo i risultati del questionario somministrato agli studenti del IV anno di scuola superiore della fascia matese-beneventano (in una logica di continuità territoriale), presi in esame dal Dipartimento di Statistica dell’Università di Salerno, che hanno aperto le considerazioni sulla percezione del futuro e delle possibilità di vita professionale e imprenditoriale che i giovani stessi vedono nei luoghi di residenza.

In serata, la seconda sessione ha avuto come protagonisti giovani e non del territorio matesino attivi in diversi ambiti, che hanno raccontato la loro esperienza di vita, studio, lavoro: e, quindi, Antonia Marano ha condiviso i risultati dell’attività intitolata “Stoccà”, laboratorio di narrazione e reimmaginazione dei luoghi, svolta in mattinata insieme agli studenti; Gianmaria Della Paolera, techtuber e fotografo, ha parlato della sua passione per la tecnologia diventata lavoro, collaborando con grandi aziende del settore, attraverso il suo ricco canale YouTube;
Angela Orsi, giovane dottoressa in Filologia Moderna, laureatasi con una tesi sulla storia e il dialetto del comune di Letino, portando così le sue origini e l’area interna per eccellenza al cospetto dell’Università Federico II di Napoli;
Giovanni Valente, coordinatore del Forum dei Giovani di Piedimonte Matese, il quale ha descritto l’emozione e l’onore di impegnarsi in prima persona per il paese in cui è cresciuto; Chiara Franco, graphic designer freelance, che ha messo la sua fantasia e professionalità al servizio del luogo in cui è cresciuta, difendendo la sua scelta giorno per giorno, senza rinunciare a progetti oltre confine;
Giulia Moscatiello, consigliera Comunale di Valle Agricola, che dall’esperienza del “mondo” ha deciso, poi, di ritornare al suo piccolo-grande paese, diventandone anche una rappresentante politica;
infine, Ilaria Giacometti, giovane imprenditrice che ha presentato il progetto, già in corso, del Cammino dei Nomadi Digitali, che attraversa la provincia di Caserta, nella zona di Roccaromana.
Entusiasmo, sentimento, impegno: queste le direttrici su cui gli interventi dei protagonisti dell’evento si sono mossi e che ogni giorno li ispirano a voler continuare a fare di più e meglio, nella consapevolezza che è e sarà duro, scardinare luoghi comuni e pregiudizi, vincere la resistenza di chi incita ad abbandonare e a cercare altrove, discutere e trovare il compromesso, costruire con gli amministratori di turno, ma tutto con la volontà e la passione di fare della propria terra prolifico tesoro e trampolino di lancio di nuove e future sfide.
E quindi sì, un paese ci vuole, un paese all’altezza dei sogni e delle ambizioni di ognuno, con il contributo e la partecipazione di tutti, anche e soprattutto attraverso iniziative come questa.
Alla prossima edizione!

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