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Alvignano / Caiazzo. La chef Annamaria Mone sul podio ai Campionati della Cucina Italiana

Due terzi posto nella competizione organizzata dall'Associazione Italiana Cuochi a Siderno (RC) nelle categorie "Singolo" e "A squadre"

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La Cucina campana stravince ai Campionati della Cucina Italiana tenuti a Siderno (RC) dal 27 al 29 novembre organizzati dall’Associazione Italiana Cuochi; protagonista la chef Annamaria Mone originaria di Alvignano. Per lei due categorie di competizione, singola e a squadre, e in entrambi i casi due terzi posto garantendo alla Campania un considerevole primato visto che il gradino più alto del podio è toccato alla salernitana Valentina Napolitano.

Annamaria Mone, che ormai ha abituato i suoi conterranei sia ai migliori piatti che a numerose medaglie, ha gareggiato per il piatto “Cucina tradizionale” presentando “A’ ptter” di tradizione trebulana composto da guanciale di maiale dell’Appennino centrale, papaccelle all’aceto fritte con olio EVO caiazzano, alloro, rosmarino, e vellutata di ceci caiatini con crostini di pane al finocchietto; nella categoria a squadre ha guidato il gruppo composto da Marco Antonio Caruso, Pietro Valle e la giovanissima Giovanna Civitella: in entrambi i casi.

Si sono conclusi a Siderno, in provincia di Reggio Calabria, i Campionati della Cucina Italiana, dove la Campania ha ottenuto un incredibile tris di medaglie. Grazie al lavoro di squadra e alla sinergia degli chef campani, la regione ha brillato grazie al equipe di chef formata dalla caposquadra Annamaria Mone, Marco Antonio Caruso , Pietro Valle e la junior mascotte Giovanna Civitella. Nel secondo caso, un menù completo di antipasto, primo, secondo e dessert combinando ad ingredienti base di pesce i sapori e le proprietà di prodotti tipici della tradizione matesina, alto casertana e campana come la cipolla alifana, le castagne, la stracciata di bufala, il guanto caleno, i ceci caiatini, il vino pallagrello, il caciocavallo irpino.

Una cucina di solida tradizione ma aperta alle contaminazioni in cui il confronto tra colleghi è l’ingrediente che fa la vera differenza: tutti molto giovani, ugualmente appassionati del loro lavoro e modello di nuova impresa.  Aperti alle novità e alle sperimentazioni non senza aver provato e testato gli effetti di certi sapori: i clienti dei ristoranti in cui ciascuno di loro lavora sono infatti la prima giuria e i primi consultori o suggeritori, così come accade per la chef Annamaria alla guida della cucina nel ristorante Il sogno Dream House nella suggestiva campagna che unisce Caiazzo e Limatola.

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