Nei giorni scorsi, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha emesso un francobollo dedicato alla basilica della Natività di Betlemme, “un omaggio” spiegano dalla Custodia di Terra Santa che ha dato la notizia, “alla festività cristiana della nascita di Gesù a Betlemme”. A fornire la fotografia originale della basilica, dalla quale è stato ricavato il francobollo, è stata la stessa Custodia di Terra Santa. Il francobollo ha dimensioni di 40 x 48 millimetri, è in fascia tariffaria B (1,25 euro) ma è messo in vendita al prezzo di 5 euro perché 3,75 euro verranno destinati all’assistenza dei rifugiati del conflitto mediorientale.
Con l’immagine della basilica della Natività, la Custodia vuole “invitare alla riflessione sul profondo significato del Natale” che “anche quest’anno il Natale a Betlemme sarà diverso dal solito. A causa del conflitto in corso la Natività non sarà affollata dal gran numero di pellegrini che ogni anno arrivavano per partecipare alla tradizionale veglia di mezzanotte. Confidando nel loro ritorno – dicono dalla Custodia – questo francobollo può essere uno strumento per portare a tutti la luce di speranza che ogni Natale nasce a Betlemme”.
Il francobollo dedica particolare attenzione alla rappresentazione della “Porta dell’Umiltà”, l’ingresso principale della basilica. “Una piccola porta che contrasta la grandezza maestosa della basilica”, come sottolinea padre Francesco Patton, custode di Terra Santa, nel fascicolo illustrativo realizzato a commento dell’emissione del francobollo: “Il portale monumentale della basilica della Natività a Betlemme, intorno al 1500, fu trasformato in una porticina formata da pietre squadrate per impedire che il luogo santo fosse profanato entrandovi con cavalli o cammelli. Questo è il motivo per cui oggi la grande basilica ha la porta di entrata più piccola del mondo. La porta, alta solo 130 cm, impone a tutti – piccoli e grandi di questo mondo – di curvarsi profondamente per entrare nel luogo della nascita di Gesù Cristo e questo ha suggerito il nome di ‘Porta dell’Umiltà’”. “Nulla – aggiunge il custode – impedisce di vedervi a Natale un segno dell’abbassamento del Figlio di Dio che viene a condividere la vita degli uomini; un invito universale all’umiltà, fonte di riconciliazione e di pace per tutti; un appello alla solidarietà e alla condivisione. Come suggerisce lo stesso san Francesco coniugando lo stupore per il mistero dell’Incarnazione e quello per l’Eucaristia: ‘Guardate, fratelli, l’umiltà di Dio, ed aprite davanti a lui i vostri cuori; umiliatevi anche voi, perché siate da lui esaltati. Nulla, dunque, di voi trattenete per voi, affinché tutti e per intero vi accolga colui che tutto a voi si offre’”.