Maria Rosa Lombardi – Mercoledì 29 gennaio, presso l’edificio polifunzionale di Strangolagalli, su iniziativa del Comune e della Pro loco “La Castellana”, lo scrittore Domenico Dara ha incontrato la comunità di Castel di Sasso per presentare il suo ultimo romanzo, Liberata. Dopo quattro anni dall’uscita di Malinverno, lo scrittore, premio “Stresa” e finalista al premio “Italo Calvino”, si cimenta con questo romanzo di formazione sull’inevitabile fine del candore giovanile e sulla scoperta della durezza della vita.
Liberata, la protagonista che dà il nome al romanzo, novella Emma Bovary, crede che la sua vita possa trasformarsi in quella che legge negli amati fotoromanzi, considerati manuali di istruzioni sulla vita. Ogni capitolo, infatti, inizia con la citazione di una testata, di cui la ragazza fa collezione. Il suo idolo è Franco Gasparri, al quale scrive e che sogna di incontrare. I fotoromanzi erano molto diffusi all’epoca, gli anni ’70, in cui il Nostro ambienta il suo romanzo, e letti per sfuggire a un turbolento presente che non risparmia neanche il paesino calabrese dove la protagonista vive e che ricorda molto Girifalco, dove è cresciuto l’autore.
Numerosi sono i personaggi caratteristici: il padre Oreste, meccanico per professione e collezionista di insetti per passione; la madre Agata, custode della reliquia di Sant’Antonio; Zangari, un misterioso scrittore interessato agli insetti del padre; Glauco, l’edicolante, segretario della locale sezione del Partito comunista; Luvio, un ragazzo ambiguo che somiglia a Franco Gasparri e che innesca la metamorfosi della ragazza. A sconvolgere la comunità locale e il mondo di sogni di Liberata arrivano i cortei antifascisti, le stelle delle Brigate rosse sui portoni, le statue decapitate delle Madonne del circondario, il referendum sul divorzio, la voce di una radio locale, Radio Alternativa 71, che aggiorna i concittadini sulle vicende del paese.
Liberata sente il peso del suo nome, che le ricorda la fretta della madre a liberarsi di una gravidanza indesiderata e che provoca tensione fra le due. Quando incontra l’amore, la ragazza crede di essere la protagonista di una delle riviste che legge, ma le vicende del paese e la sua storia personale la convincono che la vita è un fotoromanzo senza riconciliazione.