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La Diocesi di Alife-Caiazzo partecipa al progetto “Uniti nel dono – Uniti possiamo”

 Diverse le attività nelle parrocchie per promuovere la forma volontaria di sostegno economico ai sacerdoti; per la prima volta anche il Progetto Cinema

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Annamaria Gregorio* Dopo mesi di impegno, lo scorso gennaio si è concluso il percorso 2024 del Sovvenire. Anche per quest’anno, unitiinrete.it è stata la piattaforma che ha rappresentato sul web la “rete” delle attività del Sovvenire in Italia: un portale nazionale, banca dati di nominativi, schede, informazioni degli “addetti ai lavori” e di iniziative svolte, a livello nazionale, diocesano e parrocchiale, per informare/formare e comunicare tutte le novità in questo campo, con aggiornamenti in tempo reale. E’ qui che i Progetti “Una firma per unire” e “Uniti nel dono” 2024 sono stati documentati e rendicontati. Quest’anno anche la novità del Progetto Cinema “Sacerdoti tra schermo e realtà”, proposto dalla CEI, che ha offerto alle parrocchie di optare per un incontro formativo diverso, e che siamo riusciti a realizzare in una parrocchia, attraverso un cineforum su alcuni film narranti vite di sacerdoti, “nati dalla penna di brillanti sceneggiatori oppure caratterizzati da trascinanti attori, come pure a figure che prendono le mosse da veri testimoni del Vangelo che presidiano le periferie della società. Un modo per richiamare l’attenzione sul valore e sull’impegno costante che i sacerdoti mettono in campo nella vita di tutti i giorni, affrontando numerose sfide per e con la comunità”.

Uno sforzo multimediale, su cui la CEI ha voluto investire, per stare al passo con i tempi. Non bisogna, però, dimenticare l’importanza del contatto umano, forma privilegiata di ogni relazione, a maggior ragione nell’ambito ecclesiale, che favorisce l’incontro e il dialogo. É quello che da un po’ di anni si attua nella nostra realtà diocesana, dove si preferisce “uscire” per incontrare esperienze fruttuose nei territori. Così, passo dopo passo, è continuato il cammino intrapreso dal Sovvenire, per visitare le parrocchie e realizzare con loro incontri di formazione.

Un sinergico lavoro di squadra tra diocesi e parrocchie, con una consapevolezza maggiore del senso di corresponsabilità, compartecipazione e comunione che caratterizza il Sovvenire. Un ringraziamento a tutti i Parroci, referenti parrocchiali e fedeli per la loro generosa disponibilità e, in particolare, alla testata diocesana Clarus e all’Istituto Diocesano Sostentamento Clero per la loro collaborazione.

 I numeri e le Parrocchie 
Il 13 gennaio 2025, presso l’Istituto Diocesano del Sostentamento Clero, nell’incontro presieduto da Mons. Alfonso Caso, Presidente dell’IDSC e verbalizzato dall’incaricata diocesana, si è perfezionata la consegna delle scatole e buste, relative al progetto “Uniti nel dono”, dedicato alle offerte liberali per i sacerdoti anno 2024. Diciotto parrocchie iscritte, dodici aderenti, dieci incontri di formazione, due in più rispetto allo scorso anno, totale delle buste consegnate n. 245 di cui n. 172 con dati anagrafici e n. 73 anonime per un totale di euro 4.616,00. I donatori potranno così avere la quietanza per la deducibilità fiscale e ricevere la rivista del Sovvenire gratuitamente (scarica il report con le somme donate dalle Parrocchie).

 Il Progetto 
I Fondamenti teologici. Nel corso del tempo la Chiesa ha mantenuto e maturato la consapevolezza che, per poter perseguire la meta della salvezza delle anime attraverso il suo impegno di missione e di evangelizzazione, servono anche dei mezzi materiali, ispirati sempre ai valori evangelici, riservando un’attenzione particolare al tema del sostentamento del clero. Dai fondamenti teologici, descritti negli Atti degli Apostoli (At 2,42-47), che raccontano la vita delle prime comunità cristiane, si palesano i primi meccanismi già fondati sulla comunione e sulla solidarietà; e all’interno della messa in comune dei beni, coloro che erano totalmente dediti all’annuncio del Vangelo ricevevano dalle comunità il necessario per vedere garantito il proprio sostentamento (“Tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune; chi aveva proprietà e sostanze le vendeva e ne faceva parte a tutti, secondo il bisogno di ciascuno”). Gesù stesso, nell’inviare i suoi apostoli in missione per annunciare a tutti il Regno di Dio, dice: “Non procuratevi oro, né argento, né moneta di rame nelle vostre cinture, né bisaccia da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché l’operaio ha diritto al suo nutrimento” (Mt 10, 9-10). È quindi la comunità che garantisce il sostentamento del clero, al punto da codificare un vero e proprio dovere per la comunità stessa e un corrispettivo diritto per gli “operai del Vangelo”. Il valore che alimenta questo diritto è quello della Comunione, al cui interno si dà una garanzia per coloro che sono dedicati all’annuncio, affinché siano veramente liberi e totalmente donati alla loro missione.

 La normativa 
La revisione dell’accordo tra lo Stato Italiano e la Chiesa Cattolica, avvenuto nel 1984 e tradotto nella legge 20 maggio 1985 n. 222, ha previsto importanti modifiche riguardo al sostentamento del clero in Italia, inserendo il meccanismo dell’8xmille, delle offerte deducibili e degli Istituti – centrale e diocesano – per il sostentamento del clero, mettendo definitivamente “in soffitta” il sistema beneficiale, eliminando la congrua. Con questa riforma viene esaltato il ruolo e l’impegno della comunità e dei fedeli, rafforzando il principio della comunione che da sempre ha caratterizzato la Chiesa, consolidando il senso di appartenenza e di partecipazione. Il nuovo sistema ha dato negli anni importanti risultati. Ecco allora il significato profondo dell’iniziativa: ritrovare una partecipazione consapevole all’interno della vita ecclesiale, valorizzare le strutture ecclesiali ma soprattutto valorizzare i sacerdoti, il loro ministero e il loro impegno rivolto a tutti. (fonte CEI Sovvenire).

*Incaricata diocesana Sovvenire Alife-Caiazzo

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