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Diocesi di Caserta. Un pellegrinaggio in Turchia e Cappadocia, sulle tracce di San Paolo. Tra cultura e fede

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Giovanna Corsale – Il Centro Apostolato Biblico della diocesi di Caserta, in collaborazione con l’Eremo di San Vitaliano – Casola – Caserta, per il tramite dell’Opera Romana Pellegrinaggi, organizza un pellegrinaggio in Turchia con Cappadocia. Dal 1 al 9 agosto, grazie alla guida del biblista Giuseppe De Virgilio, sarà possibile visitare luoghi ricchi di fascino, dei popoli che hanno dato una marcata impronta al processo di diffusione della fede cristiana. Ad ispirare questa iniziativa è un anniversario scolpito nei libri di storia e storia delle religioni, ossia i 1700 anni dalla celebrazione del Concilio di Nicea: il 20 maggio del 325 d.C. a Nicea si tenne il primo dei sette concili, con lo scopo di “preservare l’unità seriamente minacciata dalla negazione della divinità di Gesù Cristo e della sua uguaglianza con il Padre“. (Papa Francesco Spes non confundit).

Antichi resti della città di Efeso. Foto viaggiarenelmondo.com

Il primo giorno, partendo da Napoli in aereo alla volta di Kayseri (via Istanbul) si giungerà in Cappadocia, una terra in cui si sono avvicendati popoli diversi tra loro, culture che si sono stratificate forgiandone l’anima. Proprio in quelle zone, regno di città le cui tracce resistono a metri e metri di profondità e dove valli e catene montuose imponenti si alternano, riecheggiano le parole nelle quali ha trovato espressione la missione evangelizzatrice di San Paolo di Tarso. Nella città di Konya, terza tappa del pellegrinaggio, Paolo giunse in compagnia di Barnaba (47 d.C. circa) nel primo dei tre viaggi compiuti per diffondere il messaggio di Cristo.

Un luogo altrettanto significativo per comprendere il senso intimo dell’opera di San Paolo, frutto della scelta radicale di vita che lo portò a convertirsi alla fede cristiana, è Antiochia di Pisida, dove Paolo tenne uno dei suoi discorsi. Da Pamukkale a Laodicea, fino ad Efeso: quest’ultima custodisce la memoria di una permanenza da parte di Paolo di ben tre anni, come narrano gli Atti degli Apostoli.
Il settimo giorno sarà dedicato a Nicea, città che detiene un ineguagliabile fascino artistico, grazie alla presenza di monumenti bizantini e ottomani, nonché storico prestigio per essere stata la sede del Primo Concilio Ecumenico, convocato per condannare l’eresia ariana. Da qui ad Istanbul, meta conclusiva del pellegrinaggio, con la visita al Monastero di San Salvatore in Chora, una chiesa trasformata in moschea, e da qui alla chiesa di Santa Irene, dove nel 381 si è svolto il Secondo Concilio Ecumenico.

Un cammino di fede e cultura alla scoperta di luoghi che sono cresciuti nel solco di una ferita profonda causata dalle persecuzioni contro i cristiani e dove tuttavia incisiva è stata la diffusione della Buona Notizia per opera di San Paolo.

Clicca sulle immagini in basso per il programma dettagliato

 

 

 

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