Home Chiesa e Diocesi La Chiesa promuove nuove forme di energia per le comunità

La Chiesa promuove nuove forme di energia per le comunità

215
0
Arcidiocesi di Torino. (Foto La Voce e il Tempo)

Giovanna Corsale – Presentati il 18 febbraio a Roma i risultati del progetto “Energie per la Casa Comune“, che si richiama all’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco. Si tratta di un’iniziativa che ha chiamato in causa 10 diocesi italiane allo scopo di promuovere la sostenibilità energetica attraverso interventi atti a ridurre i consumi energetici nelle strutture ecclesiastiche. Tale progetto rientra nel Campagna nazionale di informazione e formazione sull’efficienza energetica “Italia in Classe A”, promossa e finanziata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e attuata dall’agenzia nazionale ENEA, grazie al sostegno tecnico della Rete Nazionale delle Agenzie Energetiche Locali (RENAEL) e la collaborazione della Conferenza Episcopale Italiana (CEI).

Solidarietà, coesione e bene comune” sono i valori che fanno da leitmotiv del progetto, valori condivisi e frutto di un’osmosi tra gli attori coinvolti: “Questo progetto ci ha dato la possibilità di aprire un dialogo con diocesi e parrocchie, realtà che da sempre hanno sperimentato l’azione comunitaria e che costituiscono una rete capillare molto diffusa“, così dichiara Giorgio Graditi, direttore generale di ENEA. Di fondamentale importanza per la realizzazione del progetto è il contributo della Conferenza dei Vescovi italiani, grazie al suo ruolo di monitoraggio e coinvolgimento verso diocesi e parrocchie italiane, affinché esse siano sempre più capaci di adottare buone pratiche di vita. In tal senso, “Energie per la Casa Comune” si propone di creare una piattaforma mediante la quale individuare eventuali consumi da parte delle strutture ecclesiastiche e pensare alternative di ridurre gli sprechi.

Il buon esempio parte, dunque, dalle comunità ecclesiali ed ecclesiastiche, anche alla luce dei confronti durante la Settimana Sociale di Taranto e con la costituzione del Tavolo Tecnico sulle Comunità Energetiche Rinnovabili della Segreteria Generale”, come sottolinea l’economo della CEI don Claudio Francesconi. Non un esempio fine a sé stesso, ma destinato a tracciare un percorso di “conversione ecologica” che possa avere un seguito sempre maggiore e che sia da sprone per le nuove generazioni. Le buone prassi in ambito energetico sono dunque un tesoro da preservare gelosamente e incentivare con generosità, “favorendo la coesione sociale e l’adozione di comportamenti virtuosi”, dichiara la Direttrice del Dipartimento Unità per l’Efficienza Energetica dell’ENEA Ilaria Bertini. Presente all’evento tra gli altri anche il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin e Piergrabiele Andreoli, presidente RENAEL.

 I DATI ANALIZZATI
Più nello specifico nella prima fase del progetto sono stati analizzati 34 edifici fra scuole, laboratori, oratori, centri congresso, edifici residenziali, asili e piscine, per una superficie totale di 67.100 mq, mentre la superficie totale riscaldata è di 57.100 mq. L’analisi ha evidenziato che il 79% degli edifici è riscaldato con caldaie a gas naturale. I consumi energetici complessivi corrispondono a 4.100 MWh l’anno, equivalenti al consumo di energia elettrica di circa 1.520 famiglie.
Dalle diagnosi energetiche effettuate sulle strutture è emerso che le principali esigenze di riqualificazione riguardano: isolamento termico dell’involucro edilizio (71%), sostituzione generatore di calore (47%), riqualificazione del sistema di illuminazione (56%), pannelli solari termici per l’acqua calda sanitaria (24%), installazione di impianti fotovoltaici (74%). (Leggi il comunicato integrale).

Un ruolo di primo piano nella partecipazione al progetto “Energie per la Casa Comune” è svolto dall’Arcidiocesi di Napoli, la quale, grazie al coordinamento dell’economo Davide De Rosa e dell’ingegnere Carmine Gravino, ha presentato report dettagliati sugli edifici scelti e inoltre sta organizzando incontri di formazione per il clero e i tecnici, nell’intento di sensibilizzare al meglio verso i temi della “transizione energetica“. (leggi qui)

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.