
“La Sessione Ordinaria dei Cardinali e Vescovi riunitasi il 18 febbraio 2025 si è espressa con esito affermativo circa l’opportunità della canonizzazione del Beato Bartolo Longo. I Padri Cardinali e Vescovi hanno sottolineato l’attualità del suo esempio e la rilevanza universale quale singolare esempio di testimone del Vangelo” è quanto si legge nella nota del Dicastero delle Cause dei Santi diffusa questa mattina; in essa è fatta sintesi della vita del beato Bartolo Longo e del processo canonico che ha portato alla decisione tanto attesa. Non c’è ancora una data, ma il fondatore dell’opera del Santuario di Pompei, che tutto il mondo prega, sarà annoverato tra i Santi di Dio.
La Chiesa Campana ha accolto “con gioia e riconoscenza la notizia che Papa Francesco ha approvato i voti favorevoli della Sessione Ordinaria dei Padri Cardinali e Vescovi…” si legge in un comunicato diffuso dalla Conferenza Episcopale Campana; ma è soprattutto gioia per il popolo, per le migliaia di fedeli devoti al culto della Vergine del Rosario che Bartolo Longo volle promuovere accanto ad un’infaticabile opera di carità e soccorso verso gli ultimi. “Ogni parola sembra incapace di spiegare tutta la nostra commozione e la gratitudine per il Papa che, pur in un momento di sofferenza e dalla “cattedra” speciale dell’Ospedale Gemelli, ha voluto concedere a tutti i devoti della Madonna di Pompei, ovunque nel mondo, questa grande gioia”, ha dichiarato Monsignor Caputo arcivescovo prelato e delegato pontificio del Santuario di Pompei, nel comunicato della CEC.
Nel 2024 infatti Mons. Caputo, insieme a Mons. Antonio Di Donna, vescovo di Acerra e presidente dei vescovi della chiesa campana, avanzavano la richiesta ufficiale per la canonizzazione di Bartolo Longo con la dispensa dal miracolo: la possibilità di proporre la sua santità avrebbe offerto un modello eccellente alla vita della Chiesa e un testimone di carità cristiana alla società civile in tutto il mondo. Considerazioni sostenute dalla vicinanza al Santuario di Pompei che giunge ogni giorno da ogni parte del mondo, da ogni categoria umana, sociale e professionale. La richiesta dei due Vescovi campani è giunta al Papa forte del sostegno di numerosi altri Pastori italiani (dalla Sicilia, dalla Calabria, dalla Basilicata) e delle Conferenze episcopali di India, Myanmar e Polonia.
La vita
Bartolo Longo, nasce il 10 febbraio 1841 a Latiano, in Puglia; la sua famiglia, benestante, gli offre una buona educazione culturale e religiosa, permettendogli di studiare fino al raggiungimento della laurea in giurisprudenza, conseguita presso l’Università di Napoli nel 1864. Durante il periodo di permanenza a Napoli si avvicina allo spiritismo, ma grazie al confronto e alla vicinanza di alcuni sacerdoti ritrova la fede, dedicandosi con particolare intensità alle opere di carità e apostolato. Riconosciuto da tutto il suo impegno per migliorare le condizioni di vita dei poveri della Valle di Pompei. Nel 1875 trasferì nella cittadina campana ai piedi del Vesuvio un’immagine della Madonna e l’anno successivo avviò la costruzione del santuario, consacrato alla Madonna del Rosario il 7 maggio 1891.La sua opera trova il riconoscimento del papa Giovanni Paolo II che nel 1980 lo rende beato.