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Ad Assisi la preghiera e la fraternità. Gli esercizi spirituali del clero altocasertano con il vescovo Giacomo Cirulli

Dal 24 al 28 febbraio i sacerdoti e i futuri presbiteri e diaconi hanno meditato sul Libro dell'Apocalisse; il vescovo Cirulli ha guidato la riflessione: "Cristo che continuamente rinnova il mondo ci chiama alla libertà"

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Assisi. Il vescovo Giacomo Cirulli tiene la meditazione sul Libro dell'Apocalisse ai sacerdoti che hanno preso parte al corso di Esercizi spirituali
Assisi. Il vescovo Giacomo Cirulli tiene la meditazione sul Libro dell’Apocalisse ai sacerdoti che hanno preso parte al corso di Esercizi spirituali
Preghiera, condivisione, fraternità hanno caratterizzato il corso di Esercizi spirituali dei sacerdoti delle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca ad Assisi, concluso questa mattina. Al gruppo dei presbiteri si sono uniti i giovani che saranno ordinati presbiteri il 1 maggio e diaconi il 2 giugno.
Dal 24 al 28 febbraio la città di San Francesco ha accolto il gruppo (il secondo dopo l’esperienza di novembre) proveniente dall’alto casertano guidato dal Vescovo Giacomo Cirulli. Presente tra i confratelli il vicario generale don Luigi De Rosa.
È stato il Pastore a guidare le meditazioni delle giornate ispirate al Libro dell’Apocalisse; le pagine dell’ultimo libro della Bibbia hanno aiutato a riflettere i partecipanti sulla consapevolezza di essere “anelli di una catena, di cui nessuno è padrone, piuttosto ciascuno è servo e in cui siamo inseriti grazie a Cristo”, ha spiegato mons. Cirulli. “Egli, partendo dal passato, ci aiuta a leggere il presente della nostra storia, personale e sociale, ad entrare nelle sue vene e ci incoraggia ad abitarla da testimoni credibili” sottolineando l’attualità del testo sacro.
Il complesso linguaggio dell’Apocalisse di San Giovanni Apostolo, spesso mòniti rivolti al popolo di Dio, è esso stesso invito ad indagarne il più profondo significato: dunque non presagi di distruzione ma veri e propri atti di amore di Dio verso l’umanità chiamata a corrispondere al “progetto di Dio di aprire una strada, di aprire una porta che resterà sempre e comunque aperta”, ha spiegato il Vescovo. Aprendo poi alla speranza, tema di questo anno giubilare, in uno dei suoi interventi il Pastore ha aggiunto: “Nella storia c’è la forza inesauribile di Cristo Risorto. È Lui, il Risorto, che vuole fare nuove tutte le cose, che le ha già rese nuove con la sua Risurrezione, che continuamente rinnova il mondo e ci chiama a un rapporto nel Figlio con Dio, che sia un rapporto di libertà, non di sudditanza”.
Tra gli impegni di questi giorni, oltre alla preghiera, alle meditazioni e alle celebrazioni eucaristiche, il gruppo dei partecipanti ha vissuto due momenti di diversa spiritualità e raccoglimento in occasione delle Messe presso l’altare della tomba di San Francesco e presso il Santuario della Spoliazione dove riposano le spoglie mortali del Beato Carlo Acutis, il giovane morto per una leucemia il 12 ottobre 2006 che sarà canonizzato il prossimo 27 Aprile durante il Giubileo degli Adolescenti, in Piazza San Pietro.

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