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Festa della donna. A Teano va in scena “Frammenti”, danza e parole per denunciare la violenza e gridare il diritto alla vita

All’Auditorium diocesano “Mons. Tommasiello” venerdì 7 marzo lo spettacolo della Compagnia LdCompany. Doppo appuntamento: in sala, al mattino gli studenti dell' IC Laurenza e dell'ISISS Foscolo, nel pomeriggio associazioni e pubblico

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L’arte per celebrare la donna; il teatro per esprimere il diritto alla vita, alla parola, alla libertà troppe volte negate. All’Auditorium diocesano “Mons. Tommasiello” di Teano alla vigilia della Festa della Donna venerdì 7 marzo è andato in scena Frammen7i, spettacolo per parlare di violenza di genere, prodotto e diretto della Compagnia LdCompany con testi e regia di Daniele Derogatis e Michela Marchese; e le coreografie dei maestri Elisa Cannelli, Francesco Giuliani e Federica Pinna. Sette brevi narrazioni, sette storie scelte tra quelle che hanno riempito le pagine di cronaca italiana, come ad esempio il massacro del Circeo avvenuto nel 1975 o quello recente di Giulia Tramontano, vittima insieme al bimbo di cui era incinta, della brutalità del suo ex compagno.

Organizzato dalla direzione dell’Auditorium Diocesano “Mons. Tommasiello” in collaborazione con l’associazione Arti in Movimento della maestra Giuliana Guttoriello, ballerina e coreografa sidicina, lo spettacolo ha veicolato il coraggioso e forte messaggio che condanna ogni abuso sulle donne, scegliendo, in occasione dell’8 marzo, una formula ben diversa da quella di mercato – la più frequente –  che vede la donna di questa ricorrenza in necessario abbinamento a mimose, piano bar, tavolini e scintillio di bijoux.

Mondo della politica, della cultura, del sociale e della Chiesa, in Italia e nel mondo, mettono in campo ogni impegno per raccontare la donna, la sua bellezza interiore, il suo talento innato, il coraggio e la determinazione ma anche la fragilità, il bisogno di relazione e il diritto ad essere rispettata: e sono convegni, ricerche, studi, celebrazioni che a volte restituiscono, altre volte confermano e ribadiscono il valore della sua dignità ed unicità. Un percorso continuo, che coglie nella data dell’8 marzo o in altre fissate per convenzione, l’occasione per riaccendere una luce. Così è accaduto a Teano, che ha visto il palcoscenico del Teatro “Tommasiello” amplificare la denuncia per il torto, il dolore, l’abuso: parole di sofferenza e di speranza, il linguaggio del corpo a tratti lieve a tratti affaticato dal dramma per riversare sul pubblico un dolore interiore che non si ascrive al solo episodio di cronaca, ma rimanda ad una pagina in continuo aggiornamento. Se il 2024, infatti, ha fatto registrare un calo del 12% dei casi di femminicidio rispetto all’anno precedente, salgono i numeri delle donne che nello stesso anno sono ricorse alle cure del Pronto Soccorso per le violenze subite (Dati Istat aggiornati a novembre 2024). Dati amari da ricordare in questa circostanza “celebrativa” che giungono insieme alla attesa notizia che il Governo ha varato un disegno di legge che introduce nella legislazione italiana il reato di femminicidio, fatto commesso volutamente verso la persona offesa in quanto donna, punibile con l’ergastolo.

Sensibilizzare, resta la parola d’ordine a più livelli, così come nelle intenzioni dello spettacolo che la Compagnia LdCompany ha portato a Teano. Raggiungere più persone e più cuori possibili, soprattutto i giovani: per queste ragioni la “prima sidicina” è stata riservata agli studenti della città degli Istituti “IC Laurenza” e “ISISS Ugo Foscolo” diretti rispettivamente dalla prof.ssa Fiorella Musella e dal prof. Paolo Mesolella. Nel pomeriggio il secondo spettacolo ha visto in sala le Associazioni locali e il pubblico che hanno scelto l’arte e la riflessione per celebrare la donna.

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