Home Territorio SOS Aiutatemi a ritrovarla. L’antica aia di Colle Torricelle nel nuovo libro...

SOS Aiutatemi a ritrovarla. L’antica aia di Colle Torricelle nel nuovo libro di Nicolino Lombardi

Appassionato di storia e tradizioni locali, Lombardi dopo essersi imbattuto in alcune aie in pietra sui monti del Matese ha deciso di raccontarne l'origine e il valore sociale ed economico. Fa appello ai conoscitori della montagna per completare il suo lavoro

1059
0
“Carissimi Matesini, non riesco a ricordare dove ho scattato le due foto che trovate qui di seguito”.

È l’appello di Nicolino Lombardi la cui presenza nella comunità matesina associamo non solo al mondo della Scuola (nell’estate 2024 ha concluso la sua carriera come Dirigente degli Istituti Industriale, Agrario e Alberghiero di Piedimonte Matese), ma in particolare come conoscitore e divulgatore di storia locale, in particolare di ambiti come il brigantaggio, l’emigrazione, la cultura contadina: le facce di un medesimo tessuto sociale che attraverso pubblicazioni e allestimenti museali, il prof. Lombardi immortala attraverso i secoli consegnando al territorio pagine di aneddoti mai censiti, di contenuti sconosciuti, di valori, di risposte a domande rimaste sospese…
Oggi lavora ad un nuovo libro, dedicato alle più antiche aie presenti nel Matese, quelle che testimoniano la tradizione del grano fin dall’antichità, idealmente riconnettendo un dato storico al tentativo della nuova agricoltura di riportare in vita antichi semi e colture di cereali. Fa appello a chi conosce il Matese per recuperare la visione di un luogo in cui si è imbattuto l’unica volta trenta anni fa rendendoci partecipi del suo progetto ancor prima di darlo alle stampe.

Nicolino Lombardi – La prima volta che ho fotografato un’aia di montagna per la battitura di cereali e legumi è stato nel 1997 su Colle Torricelle; a piedi mi sono imbattuto in una bella aia circolare, pavimentata con lastre della pietra locale… Sempre nello stesso periodo, in volo, sul versante molisano del Matese, in piena montagna a circa 700 metri slm individuo una seconda aia circolare ben evidente, di circa quindici metri di diametro, anch’essa pavimentata con pietre. Nei mesi immediatamente successivi dello stesso anno, ancora dall’alto, e sempre sul versante molisano ne individuo una terza a circa 1000 metri di quota. Adesso che ho più tempo a disposizione, al termine del mio impegno a servizio della Scuola, sono tornato a guardare con maggiore attenzione queste costruzioni, ne sto studiando la funzione, la tecnica costruttiva, l’utilizzo, anche per farle conoscere a tutti, magari con una pubblicazione. Questo nuovo progetto però mi chiede nuovi ed aggiornati documenti fotografici con cui riscontro dei problemi.

Fotografavo con pellicole per diapositiva, poi facevo scannerizzare e riversare le immagini migliori su cd riportando data e luogo sulla diapositiva. Rispetto alle due foto, l’unico riferimento che mi rimane è “Colle Torricelle, comune di Gallo Matese”. Ricordo che era in un posto isolato che degradava verso valle, e che a qualche centinaio di metri c’era un piccolo fabbricato a rudere. Scattai senza particolare interesse visto che ero sul posto per altri motivi…  Parliamo di un luogo molto vicino alla frazione di Vallelunga di Gallo, ma nel comune di Monteroduni; da qui la mia necessità di capirci meglio…

A questo punto per ritrovare questa aia e studiarla posso contare solo su persone del posto o frequentatori di questi luoghi per la raccolta di funghi, per il trekking o il lavoro, ed è a loro che mi rivolgo consapevole che la mia richiesta sarebbe un po’ come cercare un ago in un pagliaio. Chi conosce questi posti potrebbe riconoscere il profilo delle montagne, o essere conoscitore del luogo da sempre, magari in qualche occasione si è imbattuto in questa struttura, o ne avrà sentito parlare, l’avrà vista durante una passeggiata o addirittura ne conosce il proprietario…

Ho cercato ripetutamente e senza successo attraverso la mappatura dei luoghi offerta da specifici siti internet, consapevole che in quasi trenta anni il paesaggio in quelle aree in forte spopolamento è molto cambiato, eppure il sito in questione, poggiando una un roccia, dovrebbe essere rimasto allo scoperto.

Confido nel vostro aiuto, non solo sull’aia di Colle Torricelle ma anche in altre possibili costruzioni di cui non sono a conoscenza. Chiunque ne avesse notizia può comunicarlo alla redazione di Clarus (info@redazioneclarus.it) o contattarmi in privato: nicolalombardi@tin.it oppure 328 1695727 (telefonate e whathapp).
Grazie. Nicolino Lombardi

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.