Anna Nicoletti – “La speranza è la virtù più umile delle tre teologali, perché rimane nascosta. La speranza ha bisogno di pazienza, la pazienza di sapere che noi seminiamo, ma è Dio a dare la crescita” (Papa Francesco, 29 ottobre 2019). In questi tempi che storicamente e spiritualmente possiamo ben definire difficili, come lo stesso Santo Padre più volte ha ripetuto, la speranza resta fondamentale. Essa è tenace oltre che paziente e produce frutti nei momenti che meno ci aspetteremmo. Se è vero che questi sono tempi difficili, è anche vero che a rispondere possono essere solo i coraggiosi e coloro che più di tutti sono aperti alla scoperta: i bambini. Ed è proprio di bambini di cui vogliamo parlare. La comunità parrocchiale di Alvignano ha, infatti, accolto 16 nuovi ministranti che nella seconda domenica di Quaresima (16 Marzo 2025), con il rito della Vestizione, hanno deciso di incamminarsi in questo nuovo percorso di servizio alla Chiesa, accompagnati da 4 “veterani” che hanno rinnovato le proprie di promesse. I 16 bambini, di età compresa tra gli 8 e 14 anni, hanno risposto alla loro chiamata con un “Eccomi” deciso che ha rimbombato dai loro piccoli e determinati corpi in una chiesa dove la commozione e l’orgoglio di sacerdoti, educatori e genitori era palpabile. Dopo la chiamata e la ferma risposta, sono stati vestiti dai genitori con le vesti bianche appena benedette e hanno ricevuto in dono dai “veterani” la croce; è toccato poi ai più anziani rinnovare le promesse di servizio e accompagnare i nuovi ministranti sull’altare per la prosecuzione della celebrazione, durante la quale i sacerdoti, don Alessandro Occhibove e don Francesco Vangeli, hanno voluto ringraziare i bambini e sottolineare il loro coraggio, perché, sì, ci vuole coraggio ad essere cristiani e ad assumersi le proprie responsabilità. Questi 20 bambini l’hanno fatto.
Ancora una volta sono loro, i bambini, a darci forza, a darci speranza appunto, quel diritto imprescindibile conquistato con la Pasqua di Gesù in un tempo più che perfetto per prepararci ad accoglierlo nelle nostre vite e a rispondere anche noi a quella chiamata con un “Eccomi” sicuro e fedele come questi bambini.