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Alife. A lezione di Caritas tra i banchi dell’Università delle Tre Età con il direttore don Alessandro Occhibove

Come nasce la Caritas e di cosa si occupa. Ascoltare, osservare, discernere: il metodo per agire nelle situazioni disagio e sofferenza; come l'8xmille della Chiesa Cattolica sostiene progetti di aiuto e utilità sociale

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A lezione di Caritas tra i banchi dell’Università delle Tre Età con con sede in Alife. Gli allievi che periodicamente partecipano alle iniziative previste dal piano formativo, la scorsa settimana hanno incontrato il direttore della Caritas della Diocesi di Alife-Caiazzo don Alessandro Occhibove. Accolto dal responsabile, il Dott. Vanni Isabella, presso i locali della Biblioteca comunale prestata agli incontri degli allievi, ha portato la sua esperienza personale e quella della Diocesi nell’impegno per gli ultimi.
Sono frequenti presso l’UniTre di Alife (una delle 330 sedi presenti in Italia), i confronti con rappresentati della realtà locale: esperti di settori e materie invitati per portare sapere e contenuti – di tipo scientifico, artistico, umanistico – come pure gli ambiti di applicazione di un sapere. L’intento dello staff organizzativo della sede alifana della sede universitaria qui nata nel 2023 su iniziativa del Circolo della Tersa Età, è quello di fornire ai partecipanti momenti di conoscenza o approfondimento, un contenuto che si aggiunge al bagaglio già maturato nella vita o per la prima volta bussa alla porta della vite di uomini e donne in terza età perchè trattasi di nuove e e più recenti scoperte o aggiornamenti dal mondo professionale e sociale.

Don Alessandro ha raccontato la Caritas, quando è nata e perché, come è cambiato nel tempo questo servizio della Chiesa Cattolica con il mutare degli assetti sociali e politici d’Italia. Entrando nell’esperienza locale il direttore ha descritto struttura e impegni della Caritas diocesana e di quelle parrocchiali a partire dalla formazione dei volontari all’accoglienza di quelle storie di disagio economico e sociale delle persone.
Ma è soprattutto sul valore dell’ascolto, presupposto fondamentale di ogni azione, che si è concentrato il racconto della Caritas: prima di tutto l’esserci, lo stare accanto all’altro senza giudizio per per accoglierne la storia personale, diversamente dalle abitudini della società piuttosto indifferente ai bisogni dell’altro. Richiamando Papa Francesco e la sua denuncia alla cultura dello scarto, don Alessandro ha sottolineato come la Chiesa e la Caritas nello specifico, oltre ad agire e soccorrere, vivono l’impegno di sollecitare le coscienze di tutti all’attenzione, alla condivisione e alla solidarietà.
Ascoltare, osservare, discernere: il metodo Caritas è stato riassunto attraverso alcune slide commentate insieme da cui sono scaturite ulteriori curiosità e domande da parte dei presenti su come dare concretezza alla volontà di aiutare il prossimo traducendo una buona intenzione in vero gesto di amore, o sulla modalità di collaborazione come UniTre con la Caritas diocesana.
Spazio anche per parlare di 8xmille; esigenza venuta dai partecipanti per comprendere meglio il funzionamento di questa risorsa che gestisce la Chiesa non solo per il culto e la pastorale, ma anche e soprattutto per numerosi progetti di carità e di assistenza sociale.

Don Alessandro Occhibove tra la prof. Vincenza Venditto e il Dott. Vanni Isabella animatori e responsabili dell’UniTre di Alife

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