
Si torna a Roma. Le Diocesi italiane si preparano a vivere la Seconda Assemblea sinodale, che si terrà in Vaticano dal 31 marzo al 3 aprile. In partenza anche una rappresentanza delle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca con il vescovo Mons. Giacomo Cirulli che da oggi pomeriggio si unirà agli oltre mille partecipanti – tra Vescovi, delegati e invitati – per lavorare fianco a fianco e mettere nero su bianco – dopo i confronti e le riflessioni condivise già a livello locale in tutta Italia – il volto di una nuova Chiesa. I documenti che verranno fuori dall’Assemblea saranno affidati ai Vescovi nuovamente riuniti a maggio incaricati di un documento sul cammino futuro delle chiese locali.
Di cosa si parlerà in questi giorni? E cosa dobbiamo attenderci? Di sicuro siamo alla vigilia di novità che tra non molto interesseranno i fedeli, quelli dei maggior impegni nelle parrocchie e nelle comunità ma anche i più lontani, quelli occasionali.
L’arco temporale 2021-2025 rappresenta la premessa ai cambiamenti attesi ma anche il cambiamento stesso: la scelta di intraprendere un percorso sinodale ha visto Diocesi e Parrocchie coinvolte nell’esercizio della conversazione spirituale, metodo e fine, di un nuovo stile fondato sull’incontro, sul dialogo, sull’ascolto e la proposta. Decine e centinaia di tavole rotonde, assemblee, confronti su molteplici temi che vanno dalla formazione alla partecipazione nella Chiesa, dalla conoscenza dei territori e delle attese di questi nei confronti del mondo ecclesiale; di iniziazione cristiana, di giovani e famiglie, di amministrazione dei beni; di come rispondere al calo di presenze e partecipazione e coinvolgimento sul messaggio evangelico; di come rendersi Chiesa che cambia al mutare del contesto sociale e si adatta nei linguaggi.
Fase narrativa, sapienziale e profetica: sono questi i tre tempi in cui si è suddiviso il lavoro in cui è stato diretto e costante il collegamento tra Chiese locali e Chiesa Italiana al fine di raccogliere in tempo reale i frutti del cammino e giungere come oggi, ad un unico grande contenuto che attraverso una serie di Proposizioni verranno sottoposte all’Assemblea, emendate, votate e in ultimo consegnate ai Vescovi.
Il documento analizza la situazione attuale delle Diocesi di Teano-Calvi, Alife-Caiazzo e Sessa Aurunca, evidenziando le sfide pastorali e le prospettive future in un contesto di cambiamento ecclesiale e sociale. Si sottolinea la necessità di una maggiore collaborazione tra le comunità, con particolare attenzione alla formazione del clero, alla partecipazione dei laici e all’evangelizzazione.
Si evidenziano le difficoltà legate alla diminuzione delle vocazioni sacerdotali e al calo della partecipazione dei fedeli alla vita parrocchiale, fenomeni comuni a molte realtà ecclesiali. A fronte di queste criticità, si propone un rinnovato impegno nella catechesi, nella pastorale giovanile e nelle attività di carità, valorizzando il ruolo delle associazioni laicali e dei movimenti ecclesiali.
Cosa portano le Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca? Per la riflessione “locale” si è scelto di affrontare soltanto alcuni temi tra i tanti che la Chiesa italiana ha messo a disposizione per la riflessione. Il frutto delle ultime assemblee di forania nelle Chiese dell’Alto casertano ha fatto emergere la necessità di maggiori collaborazioni tra le comunità parrocchiali (in particolare quelle più piccole); di maggiore coinvolgimento degli organi di partecipazione ecclesiale (consigli pastorali ed affari economici); di una aggiornata e ristrutturata idea per la formazione dei credenti (dai catechisti ai giovani, passando per i bambini; e poi le famiglie da coinvolgere nella responsabilità di realtà che educa alla fede; ma anche formazione per chiunque sia coinvolto in un ambito pastorale, fino ai membri dei comitati festeggiamenti). La missione evangelizzatrice fuori dalle mura parrocchiali per raggiungere i credenti lontani dalla frequentazione dei sacramenti: altra urgenza emersa dal confronto su cui occorre intervenire con una esatta programmazione individuandone i destinatari; il ruolo delle donne – in linea con la strada già intrapresa dalla Chiesa – da rivalutare ed evidenziare. E ancora il valore della corresponsabilità tra laici e sacerdoti come forza alla missione evangelizzatrice della Chiesa; e il dialogo con il la società civile e le istituzioni, promuovendo il valore della cultura cristiana come elemento di coesione e sviluppo sociale.
Il programma dell’Assemblea
Lunedì, in Aula Paolo VI, si comincia con la Preghiera presieduta dal Card. Matteo Zuppi, Presidente della CEI, e con gli interventi di Lucia Capuzzi e di Mons. Erio Castellucci, rispettivamente membro e Presidente del Comitato Nazionale del Cammino sinodale. Dopo la presentazione delle modalità di lavoro, la sessione si concluderà con la celebrazione del Vespro. La giornata di martedì 1° aprile, dopo la Messa celebrata nella Basilica di San Pietro, sarà dedicata alla discussione in assemblea e, nel pomeriggio al confronto sul testo (Hotel Ergife) nei gruppi di lavoro che proseguiranno anche nella mattinata di mercoledì 2 aprile. Alle 15.30 del 2 aprile, i partecipanti si ritroveranno in Aula Poalo VI da dove, dopo un momento di riflessione con alcune testimonianze, partirà il Pellegrinaggio Giubilare verso la Basilica di San Pietro: qui, dopo il passaggio della Porta Santa, alle 17.30 sarà celebrata la Messa. Giovedì 3 aprile, sarà presentato, votato e consegnato ai Vescovi il testo delle Proposizioni. La Celebrazione eucaristica nella Basilica di San Pietro alle 13 concluderà la Seconda Assemblea sinodale.
In foto, le assemblee di Forania nella Diocesi di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca